Beltrame oltre il miliardo Garré: «Fase magica» Aperta tripla partita sulle aggregazioni

VICENZA Acciaierie Beltrame archivia un 2017 definito «formidabile» e discute tre operazioni di aggregazione. Il punto lo ha fatto ieri l’amministratore delegato Riccardo Garré, a valle dell’assemblea dei soci che ha approvato i conti 2017, in cui la spa vicentina ha superato il tetto del miliardo di euro di ricavi, passando da 942 a 1.072 milioni di euro con un aumento del 13%, pur con una riduzione dei volumi di vendita da 2.062 a 2.031 tonnellate, e un risultato operativo che passa da 33 a 56 milioni di euro. E ancora con un flusso di cassa salito a 74,5 milioni, di cui 37,6 netti, e una posizione finanziaria netta scesa da

164 a 126 milioni e che continuerà a scendere.

Per Beltrame, duemila dipendenti di cui 650 a Vicenza insomma, non solo la crisi di quattro anni fa è un ricordo, ma su questa base si apre la partita delle acquisizioni. «Il gruppo ha mostrato di saper generare cassa in tutte le situazioni, con risultati che parlano da soli in tre anni difficili e un indebitamento molto basso: sui parametri con le banche siamo in vantaggi di un anno- dice Garrè -. Ora siamo nelle condizioni di studiare operazioni strategiche, potendolo fare con un valore d’impresa che ci permette di guardarle da una posizione di leadership. Abbiamo tre filoni sul tavolo e dossier concreti aperti. Il momento è davvero magico e il secondo semestre 2018 sarà molto importante per attivare concretamente il capitolo delle fusioni e acquisizioni, che hanno un forte mandato degli azionisti». Tre i filoni aperti: il consolidamento con partner europei sui laminati mercantili, il core business di Beltrame, la ricerca di attività complementari nell’acciaio tondo per cemento armato della sede svizzera e la ricerca, sui tondi di acciai speciali della sede romena, solo di trasformazione, di un partner dotato di un’acciaieria. ( f.n.)

Rccardo Garrè