Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Baratta: intenso umanesimo cristiano
La scomparsa del «gigante» che ha raccontato gli umili fa commuovere il mondo della cultura e delle istituzioni. Dalla Biennale del cinema di Venezia il presidente Paolo Baratta, assieme al direttore Alberto Barbera, non può che celebrare il valore del regista premiato due volte con il Leone d’Oro. «Ermanno Olmi – sottolinea Baratta –, attraverso il suo cinema di grande poesia e sempre ispirato da intenso umanesimo cristiano, si è rivolto spesso con amore e partecipazione alla vita degli umili. Piangiamo la perdita di una delle personalità più importanti del cinema e della cultura italiana del dopoguerra». Il ministro dei Beni e delle attività culturali Dario Franceschini descrive Olmi come «un fiume di intelligenza, idee, entusiasmo, la cui scomparsa «priva la cultura italiana di un gigante». E dal Senato la presidente Elisabetta Alberti Casellati, invece, ricorda quando Padova cinque anni fa «conferì ad Olmi la laurea honoris causa in Scienze umane e pedagogiche. Il giusto riconoscimento – afferma – per un maestro che ci ha aiutato a ritrovare il senso della vita attraverso il recupero delle radici». Per il presidente della Regione Luca Zaia «il Veneto perde un eccezionale cantore della sua gente e della sua terra. Olmi – sottolinea – ci ha lasciato proprio nell’anno conclusivo del centenario della Grande Guerra, abbandonando i verdi prati dell’Altopiano di Asiago che aveva scelto come “buen retiro” e come luogo e immaginesimbolo per siglare, con il suo Torneranno i prati, tutto il dolore e la disumanità della guerra e la speranza nell’avvento della pace». Dal Vicentino è il presidente della Provincia e sindaco del capoluogo Achille Variati a dar voce al dolore. «Olmi ha saputo raccontare la storia, la natura e soprattutto l’umanità di questa nostra terra con quel linguaggio poetico privo di retorica che è solo dei grandi – commenta –. E, con la generosità dei grandi, ha voluto condividere il suo genio creativo con i giovani». Un ricordo arriva anche da Bassano, città in cui Olmi ha portato la scuola Ipotesi Cinema, «fucina di idee e di talenti» sottolinea il sindaco Riccardo Poletto, che lo celebra come «uomo e poeta delle immagini».