Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«L’asta di hotel non era prevista: un “regalo” di questa giunta»
Aguardare la muraglia di hotel che cresce lungo i binari a ridosso della stazione di Mestre e oltre , non c’è nessuno che non si chieda: ma come mai? Andrea Ferrazzi, senatore del Pd, capogruppo a Ca’ Farsetti, una risposta ce l’ha e la ripete da quando l’attuale giunta ha bloccato l’accordo con Rfi per la riqualificazione dell’area che lui da assessore all’Urbanistica della giunta Orsoni, aveva portato avanti. «Quell’asta di hotel non era prevista - dice - della riqualificazione che avevamo pianificato, avrebbe beneficiato tutta la comunità, invece si è preferito un forsennato sviluppo alberghiero. In via Ca’ Marcello — dice - era previsto un mix di destinazioni d’uso, uffici, residenza e anche, sottolineo anche, ricettivo».
Di tutti i piani di sviluppo per la zona, alla fine sono rimasti solo il raddoppio dell’ostello A&O e i quattro hotel che l’austriaco Mtk sta costruendo. «La giunta senza confrontarsi con il consiglio comunale ha approvato una delibera con un addendum alla convenzione su quell’area continua Ferrazzi - e, in questo modo, ha dato il via libera a quella fila di edifici monstrum senza nemmeno prevedere alcun beneficio pubblico». Addirittura, le cubature sarebbero aumentate grazie al Piano casa.
«Si tratta di una delibera non condivisa che sta avendo effetti disastrosi su Mestre protesta Ferrazzi - Le ricadute sul trasporto pubblico locale saranno pesantissime una volta inaugurati i nuovi hotel, senza contare che già ora i collegamenti per Venezia sono in sofferenza specie nel quartiere della stazione ferroviaria». Ferrazzi accusa il Comune di aver preferito e favorito gli hotel ad interventi che avrebbero, invece, migliorato la qualità della vita di residenti e turisti.