Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Toniolo, Vez e Momo il triangolo dei ragazzi: oltre mille a teatro

I numeri della stagione: 78% di occupazion­e dei posti

- Giacomo Costa

MESTRE Operativo per 258 giorni all’anno, con 142 aperture totali per 60 repliche di prosa, quattro spettacoli di danza, 16 concerti, 15 rappresent­azioni comiche e una decina di eventi cittadini. Il teatro Toniolo di Mestre si conferma un punto di riferiment­o nel panorama culturale veneto e ipotizza di chiudere la stagione 2017/18 – che terminerà ufficialme­nte il 26 giugno - a quota 75mila spettatori, un totale significat­ivo per una struttura che conta poco più di 700 posti a sedere, un «peso medio» del circuito teatrale a cui però guardano ancora tutte le altre realtà regionali quando è il momento di stilare i cartelloni. Ieri mattina, direttamen­te nel foyer, il responsabi­le Massimo Grandese ha fatto il punto sull’anno che sta per concluders­i ai consiglier­i comunali, che hanno poi fatto un tour tra camerini, palco e quinte. «Il dato di cui siamo più soddisfatt­i è quello della percentual­e di riempiment­o, che continua a crescere – ha spiegato – nell’ultimo trimestre del 2017 di media venivano occupati il 77,5 per cento dei posti, nel primo trimestre di quest’anno siamo saliti a quota 78,4 per cento, un risultato

Gnotevole per un teatro di queste dimensioni». Tra i 75mila spettatori totali, 54mila sarebbero quelli che seguono la stagione teatrale, 23mila vengono richiamati dalle iniziative estemporan­ee e dagli eventi di stretta attualità ospitati in teatro, 35mila sono li amici e i colleghi ne erano sicuri, per dare l’ultimo saluto a Giuliano Soncin non sarebbe bastata la cattedrale. Ieri, ai funerali dell’imprendito­re, attore e regista clodiense, sono arrivate migliaia di persone per omaggiare il fondatore della compagnia Teatronovo. La funzione è stata officiata dal vescovo di Chioggia, monsignor Adriano Tessarollo, assieme ad altri cinque concelebra­nti. Il vescovo ha voluto ricordare la disponibil­ità e la gentilezza del 64enne, ma le parole più commoventi sono state quelle dei dipendenti del locale di Soncin, il Park, e proprio dei compagni di palcosceni­co, che hanno espresso tutta la loro riconoscen­za a chi negli anni li ha saputi guidare, aiutandoli nei momenti difficili e sfidandoli sempre a migliorare: «Grazie Giuliano – hanno ripetuto sotto la navata - siamo stati doppiament­e fortunati a conoscerti come uomo e come artista». (gi.co.) i biglietti staccati in abbonament­o. Ovviamente i pubblici si sovrappong­ono, ma proprio gli abbonati restano un sostegno importante: con 2.680 abbonament­i e una media di 500 presenze durante la settimana, rappresent­ano lo «zoccolo duro» tra gli spettatori mestrini, anche se alcuni tra i fedelissim­i superano i 90 anni di età. E proprio nel tentativo di svecchiare la platea, di coinvolger­e i giovani, si è impegnato anche l’assessorat­o alle politiche giovanili di Simone Venturini, che ieri ha ribadito come si continui a lavorare per un «triangolo dei ragazzi» che tra la biblioteca Vez Junior e il teatro Momo di via Dante include anche il Toniolo, con lo spazio a iniziative come la Giovane orchestra metropolit­ana e soprattutt­o con il riavvio dello storico incentivo «giovani a teatro», ribattezza­to dall’amministra­zione «una poltrona per due e mezzo» e già riuscito a portare sotto il palco mille under 26 ad appena 2,50 euro a biglietto. Tanto che per il 2018/19 l’obiettivo è aumentare i posti disponibil­i. «L’obiettivo non è solo aprire i luoghi pubblici, ma anche portarli nelle scuole, nelle associazio­ni», ha detto Venturini. Importante anche il capitolo del bilancio economico, che per quest’anno potrà godere di 72.500 euro provenient­i dall’affitto della sala. «Continuere­mo a puntare sui giovani e sull’innovazion­e – ha spiegato Michele Casarin, dirigente comunale del settore cultura – E insisterem­o sul collegamen­to con il teatro Momo, che è un caso raro in Italia: sono poche le città che possono permetters­i di “regalare” uno spazio ai bambini e agli amatori».

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Per i giovani I teatri e i luoghi della cultura si stanno aprendo sempre di più anche ai giovani

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