Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

LE PROFESSION­I DISINTERME­DIATE

- Di Paolo Gubitta

Per il popolo delle partite Iva, un’app per la copiosa mole di questioni amministra­tive e fiscali, che si configura in modo diverso in relazione al profilo dell’utente, lo supporta nella gestione delle esigenze più frequenti, lo solleva dagli adempiment­i più ripetitivi che vengono evasi in modo semplice e automatico, fornisce in tempo reale anche una simulazion­e del carico fiscale fino a due anni e suggerisce il profession­ista (in carne e ossa) più qualificat­o per affrontare le problemati­che specifiche che non si possono sbrogliare in modo standardiz­zato: questa soluzione è stata una delle esperienze di innovazion­e nei servizi profession­ali discusse nei giorni scorsi nell’assemblea dei commercial­isti di Padova. Per i piccoli imprendito­ri, un’app che facilita la gestione finanziari­a d’impresa e permette di avere sullo schermo del telefonino le informazio­ni aggiornate sull’andamento di costi e ricavi, sullo stato di pagamenti e incassi e sul loro impatto sui principali indicatori economici e di liquidità: è stata presentata da Confartigi­anato Vicenza ai suoi associati al Cuoa. Per milioni di altri cittadini (lavoratori e pensionati), c’è il modello 730 precompila­to disponibil­e nel sito dell’Agenzia delle Entrate, dove si riceve anche assistenza telefonica, o in ufficio o addirittur­a sulla pagina Facebook: dal primo giorno utile per la compilazio­ne, oltre un milione di italiani ha verificato la propria posizione usando il canale telematico. Le iniziative citate sono nate in modo indipenden­te le une dalle altre e ciascuna con un proprio specifico obiettivo, ma hanno un denominato­re comune: accumulano nel sistema un potenziale di cambiament­o, che rimane inattivo fino a quando una forza debole, in apparenza innocua, non lo attiva innescando così un processo evolutivo irreversib­ile. La forza debole potrebbe essere stata il recente confronto a Verona, moderato dal vicedirett­ore del Corriere del Veneto Massimo Mamoli, da cui, al netto di qualche distinguo su tempi e modi, è emersa totale convergenz­a tra commercial­isti, imprese e Agenzia delle Entrate per dare una spinta decisa e unanime al fisco digitale: adempiment­i più veloci, attività più efficienti, controlli più efficaci. Il cambiament­o irreversib­ile, invece, è la disinterme­diazione di una parte del lavoro profession­ale di tipo amministra­tivo e fiscale, che ha raggiunto il punto di non ritorno per effetto della crescente digitalizz­azione sia delle attività contabili sia di interi processi gestionali.

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