Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Prospettiv­a danza A Padova 4 giorni di corpo e musica

Il festival «Prospettiv­a» compie vent’anni: da oggi il programma più intenso Stasera «Bolero» con le coreografi­e di Loris Petrillo. «Gli amanti» di Gustavo Oliveira sarà ispirata a Magritte. Corpo e musica al Museo Diocesano

- Verni

L’edizione del ventennale di Prospettiv­a Danza Teatro vivrà, da oggi, i suoi quattro giorni più intensi (info www.prospettiv­adanzateat­ro.it). Quattro giorni per quattro spettacoli del festival padovano che si avvale della direzione artistica di Laura Pulin, iniziando con Bolero e Serata europea, questa sera all’agorà del centro culturale Altinate San Gaetano (ore 20.45). La Compagnia Opus Ballet porterà in scena i danzatori Camilla Bizzi, Lorenzo Di Rocco, Boris Desplan, Chiara Mocci, Riccardo Papa, Jennifer Lavinia Rosati, Gabriele Vernich, Gianmarco Martini Zani e Luca Zanni, cominciand­o la serata da Bolero, coreografi­e di Loris Petrillo su musica di Maurice Ravel.La seguente Serata Europea comprender­à tre coreografi­e. La prima, Where’s myself? di Gustavo Oliveira su musiche di Ezio Bosso, approfondi­sce il tema della vita, vista come «cogliere il momento che ci viene donato, un dono che rimane e non possiamo lasciar dissolvere ad ogni nostro respiro». Ancora si potrà vedere Jamais dire 2 sans toi, coreografi­a di Aurelie Mounier su musiche di Nils Frahm e Stefan Levin, in cui si ammirerann­o due corpi uniti in simbiosi. L’ultima coreografi­a della serata, Gli amanti, di Gustavo Oliveira su musiche di Murcof & Vanessa Wagner, sarà ispirata agli Amanti di René Magritte e al tema della morte e dell’impossibil­ità di comunicare. Domani il Museo Diocesano ospiterà un duplice appuntamen­to. Alle 19 è organizzat­o l’incontro «Il corpo della musica. La musica del corpo» che avrà come relatore Roberto Favaro, musicologo e vicedirett­ore dell’accademia di Belle Arti di Brera. Alla sera, alle 20.45, si potrà assistere allo spettacolo 10+1 Piano etu-

des su musica di Philip Glass suonata da Bernardino Beggio al pianoforte, coreografi­a e danza di Elena Friso, e regia di

Laura Pulin. L’ispirazion­e saranno proprio i 20 Piano etudes composti da Glass e suddivisi in due libri.Sabato, Prospettiv­a Danza Teatro tornerà al teatro comunale Verdi con l’austriaca Urban Dance Company Hungry Sharks chiamata a presentare Hidden in plain

sight - gli alberi nascondono la foresta, coreografi­e di Valentin Alfery su musica di Patrick Gutensohn. Sul palco danzeranno Paz Katrina Jimenez, Lina Hufnagl, Pia Grohmann, Ainy Medina, Olivia Mitterhuem­er, Farah Deen, Patrick Gutensohn, Valentin Alfery, Moritz Steinwende­r, Mustapha Ajdour, Diego de la Rosa e Youngung Sebastian Kim. Il lavoro più recente della compagnia Hungry Sharks sarà un puzzle coreografi­co con elementi di urban dance: ripetendo le stesse sequenze di movimenti più volte,i ballerini daranno spazio a un’interpreta­zione che racconta di incontri e cambiament­i sociali.Ultimo appuntamen­to della 20esima edizione del festival è fissato, a partire dalle 18, domenica all’agorà del San Gaetano, con il progetto di «community dance» che coinvolge Padova, i suoi spazi fisici e i suoi abitanti intitolato La città di muove – quartier in danza, performanc­e a cura di Spaziodanz­a con ideazione e regia di Laura Pulin e coordiname­nto laboratori di Antonella Schiavon.

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In scena Prospettiv­a Danza a Padova, fra avanguardi­a e tradizione
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