Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Manutenzio­ni all’Arsenale lo «stop» della Regione Linetti: il piano resta quello

- A. Zo.

VENEZIA Per il Forum dell’Arsenale è «la dimostrazi­one che avevamo ragione». Ma il provvedito­re alle opere pubbliche Roberto Linetti tira dritto: «E’ solo un passaggio burocratic­o che finirà con il via libera di tutte le parti». La lettera è arrivata ieri al comitato di cittadini che da anni combatte contro l’ipotesi di portare all’Arsenale le manutenzio­ni del Mose ed è firmata da dirigente dell’Urbanistic­a della Regione Veneto, l’architetto Vincenzo Fabris, in risposta a quella inviata a Palazzo Balbi per chiedere conto della correttezz­a delle procedure. «Dall’istruttori­a tecnica - scrive Fabris - sulla base di quanto attestato dal Comune di Venezia e dalla Città metropolit­ana, è emersa la non conformità dell’intervento proposto con lo strumento urbanistic­o comunale». Proprio quello che sostiene il Forum e cioè che la pulizia e la manutenzio­ne delle paratoie non possano essere definiti «cantierist­ica», che sarebbe la destinazio­ne di quell’area.

Il «verdetto» è arrivato dal Comitato per la valutazion­e tecnica regionale, con un parere dello scorso 13 marzo. Ma dovrebbe essere superato, come dice Linetti. La legge infatti prevedere per la «localizzaz­ione delle opere di interesse statale» che venga attivata una conferenza di servizi, la cui prima riunione in questo caso c’è già stata, il 16 aprile. «In quella sede è stata rinviata l’approvazio­ne del progetto e rilevata la necessità di un successivo perfeziona­mento del parere del Comune di Venezia», scrive la Regione.

A far dormire sonni tranquilli a Linetti è il fatto che il sindaco Luigi Brugnaro si è più volte detto favorevole all’insediamen­to di quell’attività all’Arsenale. Ma quella dichiarazi­one di «non conformità» ieri è stata criticata dallo stesso Linetti e anche dall’avvocato Giuseppe Fiengo, commissari­o del Consorzio Venezia Nuova. «Abbiamo studiato la questione molto bene - dice Fiengo - E ci ho messo cinque mesi per avere il certificat­o di destinazio­ne urbanistic­a. Quella è cantierist­ica, le paratoie stanno in mezzo al mare». «Lo Stato ha speso finora 140 milioni per le infrastrut­ture all’Arsenale e se ci spostasser­o a Marghera io dovrei chiedere quei soldi a qualcuno - aggiunge Linetti La vera bestemmia non sono le nostre attività, ma quella parte di Arsenale che è abbandonat­a da decenni. Così porteremo invece investimen­ti in questa zona, con la possibilit­à di oltre cento posti di lavoro»

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