Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Reyer a valanga su Cremona Semifinale già sua: ora riposo

Basket playoff-scudetto, prossimo avversario Trento o Avellino

- Matteo Valente

CREMONA Missione compiuta. La Reyer sbanca il PalaRadi e si mette al collo il pass per le semifinali-scudetto. Una tappa diventata ormai quasi un appuntamen­to immancabil­e per la società orogranata che ora aspetterà soltanto l’esito della sfida fra Trento e Avellino per conoscere il suo prossimo avversario. La Reyer troverà l’unica formazione costretta ad allungare la serie dei quarti di finale che invece nell’altra parte del tabellone hanno visto trionfare le favorite Armani Milano e Germani Brescia.

E c’è da credere che nelle due semifinali, qualsiasi sia l’avversario degli orogranata, non sarà poi facile come in questi quarti. Venezia anche in terra lombarda ha confermato la netta superiorit­à nei confronti di una Vanoli Cremona apparsa quasi sfiduciata contro i campioni d’Italia, arrivati al PalaRadi con il chiaro intento di chiudere i giochi e ricaricare le pile in vista della semifinale

La partita da «dentro o fuori» per la Vanoli diventa così una magnifica vetrina per una Reyer che a Cremona gioca un’altra partita al limite della perfezione, esaltando le qualità dei singoli, ma soprattutt­o sfoggiando un gioco di squadra da mostrare a tutti i settori giovanili italiani: circolazio­ne di palla fluida, aiuti difensivi e tanta collaboraz­ione permettono alla squadra di De Raffaele di vincere giocando anche bene, aspetto non certo secondario in un playoff.

Bastano pochi minuti per capire che anche gara-3 ha lo stesso copione delle precedenti sfide: cambiano solo i principali solisti, visto che ad accendere la gara ci pensa un Austin Daye superlativ­o. L’americano è incontenib­ile da parte della difesa cremonese che non riesce a limitarlo: l’eleganza nel tiro rende quasi «facile» il lavoro del numero 9 orogranata che, con i suoi 10 punti in avvio, fa mettere subito la freccia ai veneziani sul 13-23.

Fra i protagonis­ti che non ti aspetti ecco però spuntare anche Paul Biligha, costretto ad andare nella mischia dopo pochi minuti per la situazione falli complicata di Watt. Il centro azzurro sfodera la classica partita dell’ex, segnando canestri pesanti, ma soprattutt­o garantendo una presenza sotto canestro molto importante, alternata a qualche inevitabil­e errore di gioventù.

Spiazzata dall’avvio spettacola­re di Venezia, Cremona prova a reagire nel corso del secondo quarto, vivendo il momento migliore di una partita complicata anche dalle pessime percentual­i al tiro

I protagonis­ti In grande spolvero Daye e Biligha, ma impression­a la prova corale della squadra

da fuori: l’acciaccato coach Meo Sacchetti deve attendere quasi 25 minuti prima di vedere una tripla dei suoi finire nel fondo del cesto veneziano.

Un altro fattore che aiuta la Reyer a superare il momentaneo rientro lombardo (27-35) e riscappare via già a ridosso dell’intervallo lungo, con i liberi di De Nicolao a sancire il 32-47.

Cremona prova ad affidarsi a Johnson-Odom, l’unico in grado di riuscire (assieme a Sims) a creare qualche fastidio agli orogranata: ma è come il passaggio delle zanzare d’estate, per cui basta uno sventolio di mani per essere risolto.

Così la Reyer riesce addirittur­a ad allungare nel terzo quarto, toccando anche i venti punti di vantaggio, in una serata certamente non eccelsa per i suoi tradiziona­li solisti come Haynes e Watt.

Il divario diventa gigante nell’ultimo quarto che Venezia affronta al massimo della concentraz­ione, pur essendo già «garbage time»: un altro segnale della solidità mentale di un gruppo che vuole tenersi cucito il tricolore sulle maglie.

De Raffaele si può gustare così l’ennesima prova scintillan­te della sua squadra, in cui tutti i protagonis­ti vanno a referto.Ora non resta che recuperare energie e prepararsi alla battaglia delle semifinali, aspettando una fra Trento e Avellino.

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Partita perfetta Orogranata da manuale però subito troppi falli per Watt

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