Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Addio case, negozi, residenti il grido della ceca Krumlov per tutte le città turistiche
VENEZIA Palazzi trasformati in hotel, negozi di vicinato chiusi per far largo a souvenir e residenti costretti all’esodo. Non è Venezia ma Krumlov, borgo medievale ceco protetto dall’Unesco dove 13 mila residenti convivono con un milione di visitatori l’anno. «Le città d’arte come Venezia o Krumlov sono svuotate della normalità dal turismo», raccontano al padiglione delle Repubbliche Ceca e Slovacca. Quest’anno, alla Biennale architettura, entra a gamba tesa il tema dell’esodo dei residenti dai centri storici e della necessità di ridare spazi a chi vive le città. È «Unesco», progetto di Katerina Seda in cui il nome dell’organizzazione viene detournato in «United nations real life organization» (Organizzazione delle nazioni unite per la vita reale). «Strade dove non si incontra più nessuno e anzi si cercano di evitare le persone, palazzi vuoti, negozi di cui non c’è bisogno - dice la curatrice - Questa descrizione si può applicare a quartieri periferici, socialmente esclusi, ma anche alle città più belle del mondo, patrimonio Unesco: queste similitudini mi hanno portato a creare un progetto che richiami l’attenzione sui problemi associati all’incremento del turismo». L’obiettivo è centrato: ieri, primo giorno di vernici, molti si sono soffermati ad «Unes-co» dove agli allestimenti semplici è affiancato un messaggio forte, quantomeno a Venezia dove il turismo è al centro del dibattito cittadino. Su uno schermo, le immagini di una famiglia che gioca in piazza con i bambini, di uomini e donne intenti in attività normali affiancati dalle scritte: «Il lavoro dei nostri sogni nei centri storici Unesco» o «La vita normale è un lavoro a tempo pieno». «L’obiettivo non è criticare il turismo ma trovare un modo per renderne le conseguenze reversibili e ricreare spazi condivisi», continua. Sono gli stessi temi che Forum Futuro Arsenale, Gruppo 25 Aprile e Italia Nostra porteranno sabato 26 maggio davanti ai Giardini della Biennale con un flash mob che annuncia anche la manifestazione dei No nav del 10 giugno.
Di turismo ha parlato ieri anche il sindaco Luigi Brugnaro, commentando una delle possibili azioni del futuro governo: «Abolizione della tassa di soggiorno? Per ora è solo nel contratto tra Lega e M5s, non è un provvedimento, vedremo cosa succede - ha detto - Ma a me pare che la tassa funzioni, noi avremmo voluto applicarla a percentuale, il governo ci ha detto che non si può, se uno spende 3 mila euro per una stanza, può pagarne più di 7».