Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Sanità, 7 mila prestazioni al giorno ma un terzo nelle strutture private
I dati dell’Usl 3: «Integrazione efficace». La Cgil: attenzione al personale e alle attese
VENEZIA Più di 7 mila prestazioni specialistiche al giorno. Quasi 700 l’ora. Per un totale di due milioni e 352 mila, tra visite ed esami ambulatoriali, effettuati nel territorio veneziano (escluso il Veneto orientale, che ricade sotto l’Usl 4) in un anno. Numeri impressionanti che peraltro, se tenessero conto delle prestazioni svolte in regime di ricovero, di quelle a pagamento e delle analisi di laboratorio, moltiplicherebbero facilmente. L’«anno zero» dell’Usl 3 Serenissima, nata a inizio 2017 nell’ambito della riorganizzazione della sanità regionale, ha fornito più di un milione e mezzo di prestazioni per pazienti non ricoverati, tutte offerte dal servizio pubblico e svolte all’interno delle proprie strutture (ospedali, sedi distrettuali e ambulatori). Per quasi 700 mila visite, però, è dovuta arrivare in soccorso la sanità privata in regime convenzionato (cioè con il ticket), che da sola sorregge buona parte dell’offerta al cittadino: più di un terzo del totale. Senza contare chi invece si rivolge al cosiddetto «privato puro».
In particolare, poi, il privato si fa indispensabile in alcune specialità, dove si fa carico di più della metà delle prestazioni erogate. È il caso della medicina fisica e riabilitativa, con quasi 400 mila visite e sedute, superando di 100 mila quelle erogate dal settore pubblico. Cosa simile avviene anche nell’odontostomatologia, per poi lasciare spazio ai primati delle strutture pubbliche in radiologia diagnostica (213.421 prestazioni su 337.176), cardiologia (100.881 su 138.836), dermatologia (116.812 su 127.231) e oculistica (109.967 su 125.396). E se di questi servizi l’ospedale mestrino dell’Angelo si sobbarca la fetta maggiore (397.570), essendo hub provinciale, l’ospedale di Dolo lo segue a distanza non troppo lontana con le sue 289.139 prestazioni specialistiche. Tra gli ospedali privati invece, Villa Salus è in testa con 82.336 erogazioni, seguito dalle 71.272 del Policlinico San Marco: tutti e due, neanche a dirlo, poli d’eccellenza nel campo della riabilitazione motoria. «L’apporto dei privati è significativo - ammette anche l’azienda sanitaria, che ha reso noti i dati - e la loro integrazione con l’attività dell’Usl 3 Serenissima dà esiti efficaci».
Ma si posizionano bene anche il distretto pubblico del Lido, con più di 80 mila prestazioni, e quello mestrino di via Cappuccina con le sue quasi 70 mila. «Siamo sempre contenti quando il servizio sanitario pubblico mostra di funzionare così - dice Cristina Bastianello (Cgil-Fp) - ma ci piacerebbe ci fosse altrettanta attenzione verso chi queste prestazioni le eroga: infermieri, medici e personale sanitario. E invece si sa che queste figure sono in sofferenza. Sarebbe bello sapere se tutte queste prestazioni siano congrue al personale messo a disposizione. A noi non risulta». E a Bastianello non tornano nemmeno i conti sulle liste d’attesa: «Serve un confronto su questo, perché nonostante questi numeri a noi risulta che l’attesa sia aumentata». ● ●