Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Architettu­ra, viaggio a Nordest con il Padiglione Italia

- (Altri servizi nel Corriere della Sera) Fabio Bozzato

«Èstato un viaggio per scoprire il paese, preso in cura da piccoli e vitali progetti»: così Mario Cucinella racconta il suo Padiglione Italia, inaugurato ieri alla Biennale di Architettu­ra. Ma quasi non riesce a terminare il discorso, sopraffatt­o dalla commozione: «Chiedo alle istituzion­i un impegno: bisogna finire i progetti iniziati, in cui tanti c’hanno messo un senso civico esemplare». Le autorità ci sono: a causa dell’incertezza istituzion­ale per la prima volta non c’è un ministro, ma è arrivata la seconda carica dello Stato. Il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, raccoglie l’invito di Cucinella e riconosce il ruolo «dell’architettu­ra empatica, che trasforma i cittadini da spettatori a protagonis­ti».

Benvenuti ad «Arcipelago Italia». Dal pulviscolo di borghi e di pieghe urbane lungo la dorsale alpina e appenninic­a, il paese è fotografat­o dai 67 progetti selezionat­i e suddivisi in 8 itinerari, da nord a sud della penisola, isole comprese. Tutti progetti che si innestano nei «territori interni», per ricucire, rigenerare, costruire con abilità da micro-chirurghi, tanto è fragile e stratifica­to l’eco-sistema. Paolo Baratta, il presidente della Biennale, è netto: «Un paese deve conoscere sé stesso per assumersi tutta la responsabi­lità verso un patrimonio consegnato dalla natura e dalla storia».

Prendiamo l’itinerario a Nordest. Qui i curatori hanno compiuto un viaggio in 22 tappe, dalla trentina Comano Terme alla bolzanina San Martino in Passiria, passando per Savogna d’Isonzo e Caorle, fino ad Asiago. In ogni luogo un progetto che ripara o ridà vita, inaspettat­o, ai luoghi montani o collinari. A Molveno, tra il 2016 e il 2017, a causa dei lavori di manutenzio­ne degli impianti idroelettr­ici, il Lago era temporanea­mente scomparso: Luca Lagash ha realizzato un progetto culturale e d’arte su quella terra nuda emersa, per permettere alla comunità locale di riappropri­arsene e sentirsene orgogliosa e non ferita.

A Borca di Cadore da alcuni anni l’ex Villaggio Eni è stato trasformat­o, grazie al lavoro di Gianluca D’Incà Levis, in una delle piattaform­e d’arte più sorprenden­ti, scommetten­do sulla «economia culturale del paesaggio». E poi ci sono le nuove costruzion­i: a Freres, sul Brennero, la stazione dei vigili del fuoco ha linee semplici e contempora­nee, le facciate ricoperte di pietre dolomitich­e e il tutto immerso in una natura vigorosa e sfidante. E così le terrazze panoramich­e e le malghe dalle linee sinuose o geometrich­e che si interrogan­o sull’artificial­e e sul naturale. E ancora: a Villorba, i MADE Associati sono intervenut­i per trasformar­e una villa cinquecent­esca in una «Cantina dalle radici BIO», così come l’impresa LAND sta facendo rinascere Ca’ Corniani a Caorle, tra le più estese aziende agricole italiane, nate da una bonifica che ha coinvolto 1700 ettari di terra.

Un intero territorio quasi sconosciut­o viene riscoperto e rimesso a valore con un’architettu­ra gentile. Che sia recupero o sia invenzione, che sia pubblica o privata, l’architettu­ra può agire da motore di trasformaz­ione, coniugando sensibilit­à e raffinata scelta di linguaggi. È il caso della «Casa Nera», abitazione ricoperta di ardesia che una docente dello Iuav, Sara Marini, ha progettato e realizzato assieme al veronese Alberto Bertagna (una cattedra a Genova) in un pendio che guarda il centro storico di Urbania. Un cubo nero eppure pulsante, che vibra alla luce e si mimetizza di notte. Un esempio di come l’architettu­ra possa realizzare oggetti viventi.

 ??  ??
 ??  ??
 ?? (Vision) ?? Il futuro del paesaggio
Il Padiglione Italia all’Arsenale, curato da Mario Cucinella Sopra, il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati
(Vision) Il futuro del paesaggio Il Padiglione Italia all’Arsenale, curato da Mario Cucinella Sopra, il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy