Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Marchi vuole 20 milioni di passeggeri

Aeroporto a gonfie vele: «Seconda pista? Vedremo». Prima pietra dell’ampliament­o

- Gloria Bertasi

VENEZIA Ieri, l’aeroporto Marco Polo ha segnato un nuovo step del suo ampliament­o, partito nel 2016 con l’inaugurazi­one di darsena e moving walkway con la posa della prima pietra dell’espansione dell’area extra Schengen. «Siamo passati da 6,8 milioni di passeggeri nel 2008 a 10,4 nel 2017 e nei primi quattro mesi dell’anno siamo cresciuti del 7 per cento», ga detto il presidente di Save Enrico Marchi. L’obiettivo per il 2040, 20 milioni di passeggeri.

VENEZIA Lo skyline di vele ricorda le Gaggiandre dell’Arsenale e all’interno, il controsoff­itto in tessuto darà la suggestion­e di trovarsi in un edificio nuovo ma dal forte legame con il passato. È il nuovo terminal per i passeggeri extra Schengen dell’aeroporto Marco Polo per cui ieri è stata posata la prima pietra: un omaggio alle strutture realizzate dalla Serenissim­a nel Cinquecent­o per il ricovero delle galere all’Arsenale. «Sarà la nuova Gaggiandra», ha detto l’architetto Giulio De Carli.

Ieri, l’aeroporto Marco Polo di Tessera ha segnato un nuovo step del suo ampliament­o, partito nel 2016 con l’inaugurazi­one di darsena e moving walkway e proseguito nel 2017 con la hall che accoglie i passeggeri. Alla presenza della presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati ieri pomeriggio c’è stato l’avvio ufficiale

 Casellati Il Veneto ha scontato per troppi anni la mancanza di attenzione da parte del pubblico, il privato come Save ha dimostrato di saper viaggiare ad alta velocità

dei cantieri che porteranno alla realizzazi­one di 3.200 metri quadrati di nuovi servizi per chi viaggia fuori Europa. «Il Veneto, locomotiva del Paese e terra d’innovazion­e, ha scontato per troppi anni la mancanza di adeguate attenzioni da parte del pubblico — ha detto la presidente — Invece, il privato, come Save, ha mostrato di saper viaggiare ad alte velocità». La prima parte del terminal, pari all’80 per cento del totale, sarà pronta il prossimo aprile ma l’intera struttura (estensione sala arrivi, ampliament­o partenze, nuovo torrino con due finger collegato al terminal da un pontile fisso) sarà finita nel 2020 con un investimen­to di 28 milioni di euro, che rientrano negli oltre 850 del master plan 2012-2021. «Il traffico Extra Schengen rappresent­a il 32 per cento del totale — ha detto il presidente di Save Enrico Marchi —. Siamo passati da 6,8 milioni di passeggeri nel 2008 a 10,4 nel dicembre 2017 e nei primi quattro mesi dell’anno siamo cresciuti del 7 per cento».

L’obiettivo è chiudere il 2018 con almeno 11 milioni di passeggeri, poco meno di quanto previsto per il 2021 (11,6 milioni). «Prosegue l’applicazio­ne del contratto di programma tra Enac e aeroporto, anche se ora la concorrenz­a di Fiumicino si sente, Venezia è il nostro scalo più bello — ha commentato il presidente di Enac Vito Riggio — A noi il compito di controllar­e che non si cerchi di risparmiar­e ma non è il caso di Marchi, fosse per lui farebbe di più di quanto concordato».

Save, d’altronde, deve espandersi ed investire: nel 2017 l’assetto aziendale è cambiato (Marchi e i fondi Infravia e Infrahub hanno creato il Milione per rilevare tutte le quote societarie con un prestito di 440 milioni) e per ripagare i mutui i passeggeri devono raddoppiar­e, arrivando a 20,6 milioni nel 2040. Per raggiunger­e l’obiettivo, al Marco Polo già si lavora ad un nuovo master plan. I progetti ancora non ci sono ma si potrebbe tornare a parlare di seconda pista per far fronte al sempre maggiore traffico aereo: «I lavori di adeguament­o alle piste attuali partono a settembre — ha spiegato Marchi — L’attuale master plan non prevede la seconda pista, ora affrontiam­o il business plan 2022-2031 e nell’ambito di questa fase esaminerem­o se servirà, naturalmen­te la nostra preoccupaz­ione è che ci siano le condizioni perché se sarà necessario, si possa fare». È stata messa, invece, una pietra tombale sull’espansione allo scalo di Trieste: «Non partecipia­mo alla gara, per condizioni economiche e di governance non ci pareva interessan­te», ha concluso.

Regione e Comune nel frattempo stanno lavorando alla realizzazi­one del collegamen­to via treno: «Rfi sta progettand­o la bretella — ha spiegato l’assessore regionale alla Mobilità Elisa de Berti — Porterà ancora più passeggeri». Ha aggiunto il sindaco Luigi Brugnaro: «Ci sarà anche la fermata stadio, ringrazio tutti quelli che lavorano al Marco Polo, il cui sviluppo è fondamenta­le ma spesso è oggetto di attacchi insidiosi».

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 ??  ?? La prima pietra Posa della prima pietra dell’ampliament­o dell’aeroporto (Foto Errebi: Brugnaro, De Berti, Marchi, Riggio, Casellati).A lato la nuova area extra Schengen e come sarà il Marco Polo
La prima pietra Posa della prima pietra dell’ampliament­o dell’aeroporto (Foto Errebi: Brugnaro, De Berti, Marchi, Riggio, Casellati).A lato la nuova area extra Schengen e come sarà il Marco Polo
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