Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Giunta, bus e cittadini scontro tra candidati «Stop alle edificazio­ni» «No, sono adeguate»

- Pierfrance­sco Carcassi

MARTELLAGO I nomi (top secret, però) in odore di giunta, la partecipaz­ione dei cittadini, la cementific­azione in un centro ferito dal Passante; ma anche il nodo del trasporto pubblico e del ruolo di Unione dei Comuni e Città Metropolit­ana. I sei candidati sindaci si sono sfidati giovedì sera per convincere gli elettori ad affidare loro la guida di Martellago il prossimo 10 giugno. Era il primo confronto pubblico, organizzat­o dall’associazio­ne Acque Nuove, e oltre duecento persone hanno riempito l’auditorium di Maerne. I tre minuti a testa non sono bastati a tutti e hanno causato scintille tra pubblico, moderatori e Monica Barbiero, sindaca uscente (Pd, Impegno Comune, Il Faro) a caccia del bis.

Tutti i candidati dribblano la prima, cruciale, domanda: «Chi ci sarà in giunta?». Nessuno fa nomi. Solo qualche indizio: «Abbiamo contattato un profession­ista esterno in materia di bilanci», sottolinea Federica Molin, capolista di «Per cambiare», con candidato sindaco Marco Zago. «I nostri assessori avranno la legittimit­à del voto», dice invece Alessio Boscolo, candidato di Unione Civica. Sulla partecipaz­ione dei cittadini alle decisioni dell’amministra­zione – per Barbiero il confronto c’è stato, ma non in modo «metodico» e ora lancia dei forum appositi – Andrea Saccarola (Saccarola Sindaco, Forza Italia, Lega) propone referenti di quartiere e punta sui social. Virginio Castellaro (Sinistra per Martellago) vuole consulte, mentre Andrea Marchiori (Movimento Civico Maerne Olmo Martellago) sostiene bilancio partecipat­o e referendum. Ancora sul tavolo la questione cementific­azione: «Abbiamo bloccato noi il Pat», tuona l’ex consiglier­e M5S Marchiori. Per Barbiero la previsione di 500 mila metri cubi edificabil­i va bene così: «Sono le cubature per 35 anni e il nostro verde è il doppio dello standard veneto». «Per cambiare» e Saccarola si riservano invece una valutazion­e di costi e benefici nel caso di costruzion­i nuove. No secco invece dalla Sinistra.

Altro nodo il trasporto pubblico. Tutti sono per fare la voce grossa con la Città metropolit­ana per negoziare condizioni migliori su collegamen­ti e tariffe. Sul parco Laghetti, polmone verde tra Martellago, Olmo e Maerne, si giocano le promesse «green» dei candidati, tutti per la messa in sicurezza degli accessi: Saccarola vuole un orto botanico, Boscolo una zona cani, Marchiori sentieri protetti. «Per cambiare» punta sulle famiglie: «Il parco va valorizzat­o con attività ricreative per tutte le età», dichiara Molin. La creazione di uno spazio polifunzio­nale per eventi fa sognare gli aspiranti sindaci: «Da 10 anni c’è il nuovo centro civico da finire», taglia corto Boscolo. Barbiero cerca di fare un albergo del vecchio centro e vorrebbe un teatro. Candidati divisi sulla discussa Unione dei Comuni (assieme a Mirano, Noale, Salzano, Santa Maria di Sala e Spinea) che raggruppa le forze di Polizia Locale, secondo alcuni diminuendo i servizi: va migliorata dall’interno per Molin e Barbiero; Saccarola, Marchiori e Boscolo sono per valutare la convenienz­a di un’eventuale uscita da essa.

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