Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Pasta Zara, parte il concordato Debito, soluzione entro ottobre

Il tribunale nomina i commissari. Conto alla rovescia per il salvataggi­o

- Federico Nicoletti

TREVISO Pasta Zara, parte la procedura per il concordato preventivo. Il primo tassello sul possibile salvataggi­o del gruppo alimentare trevigiano, finito in crisi sotto il peso di 240 milioni di debiti tra banche e fornitori, è arrivato ieri, con la nomina da parte della sezione fallimenta­re del tribunale di Treviso, presieduta da Antonello Fabbro, dei tre commissari giudiziali: Marco Parpinel, Lorenza Danzo e Danilo Porrazzo.

Di fatto si è apertura la procedura di concordato preventivo, dopo la richiesta presentata il 3 maggio dal presidente della società della pasta secca, Furio Bragagnolo. Il tribunale, con il decreto firmato ieri, che rileva come contro Pasta Zara non penda alcuna istanza di fallimento, ha concesso ora quattro mesi di tempo, che scadranno l’8 ottobre, per presentare al tribunale una proposta definitiva di concordato preventivo o in alternativ­a una domanda di omologa su un accordo di ristruttur­azione dei debiti, che faccia ritornare in bonis la società. Intanto Pasta Zara, che ha depositato la situazione patrimonia­le, economica e finanziari­a aggiornata della società al 31 marzo. con l’elenco dei creditori con i loro soldi attesi, dovrà ora aggiornare di mese in mese la situazione, a partire dal 20 giugno con i dati di fine maggio, depositand­o una relazione che descriva gli atti rilevanti compiuti per predisporr­e il piano e sull’attività di gestione corrente, entro i limiti fissati dal tribunale, che i commissari giudiziali dovranno far rispettare.

Con ieri è stato messo un primo punto fermo sulla strada del possibile salvataggi­o dell’azienda. «L’azienda continua a lavorare e speriamo di poterci confrontar­e anche con i commissari sulla situazione», dice Michele Gervasutti, segretario degli alimentari­sti della Uil. Il sindacato gioca ora la carta dell’incontro in Regione programmat­o per il 5 giugno con l’assessore al Lavoro, Elena Donazzan e con Veneto Sviluppo, il cui presidente, Fabrizio Spagna, ha dichiarato l’altro ieri a Treviso di voler incontrare la Sga, la società del Tesoro che gestisce i crediti in difficoltà lasciati in eredità da Pop0lare di Vicenza e Veneto Banca, e che ha in gestione 70 milioni di euro di finanziame­nti inizialmen­te prestati dalle due banche.

Di certo l’apertura della procedura fa entrare nel vivo anche la ricerca della soluzione per cercare di traghettar­e Pasta Zara fuori dalla crisi, che dovrà essere definita entro 120 giorni. Soluzione tutt’altro che agevole, visto l’alto livello di indebitame­nto: ai 240 milioni della spa si devono aggiungere i 50 gravanti sulla holding Ffauf spa, concessi da Bank of China e garantiti da una quota del 70% sulla spa operativa sottostant­e

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Quattro mesi La sede di Riese Pio X, nel Trevigiano, di Pasta Zara. Ci sono quattro mesi per definire l’accordo con i creditori
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