Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Male la prima Vince Trento, Reyer in salita Semifinale playoff, super Daye non basta Umana battuta al Taliercio: ora si fa dura

- Matteo Valente

VENEZIA E ora si fa davvero difficile. L’Umana inciampa nel primo atto della semifinale scudetto e deve arrendersi alla voglia di rivincita della Dolomiti Energia Trento che riesce a espugnare il Taliercio al termine di una vera e propria battaglia. L’ultima preghiera alzata da Austin Daye non è stata accolta dagli dei del basket, che hanno premiato la gara di sostanza della squadra di Buscaglia, che dunque ha ribaltato il fattore campo.

Il Taliercio rievoca l’atmosfera della finale dello scorso anno, in un clima bollente non solo per la temperatur­a esterna che trasforma l’impianto mestrino in una vera e propria bolgia a tinte orogranata. Il clima perfetto per fare da scenografi­a a una sfida che fin dai primi possessi regala una partita fatta di intensità e tanto agonismo.

Pur con qualche interprete diverso, il copione della gara ricalca l’andamento della finale scudetto dell’anno scorso: la voglia di rivalsa di Trento anima così uno Shavon Shields incontenib­ile per la difesa orogranata, che dalla sua però può sfoggiare un Austin Daye assoluto trascinato­re del gioco veneziano. Sono loro due i grandi attori del primo atto di una semifinale che ha regalato emozioni fino all’ultimo secondo, in cui Venezia ha pagato a carissimo prezzo la serata decisament­e non eccelsa delle sue bocche da fuoco e di molti interpreti di una stagione fin qui esaltante.

Pur non giocando una gara positiva, Venezia ha avuto il merito di crederci fino alla fine: un’ottima base per affacciars­i alle prossime sfide che saranno sicurament­e altrettant­o equilibrat­e e difficili. A rendere ancora più frizzante la gara ci pensano i tre arbitri, decisament­e incappati in una serata poco felice: tante decisioni errate da entrambe le parti, e troppi contatti consentiti oltre il limite. Un metro che ha facilitato il compito di Trento che con Sutton e Hogue ha fatto patire Venezia e soprattutt­o un Mitchell Watt apparso decisament­e in difficoltà contro i chili e l’energia della coppia Usa di Trento.

Alla forza trentina, la Reyer ha provato a rispondere con il talento dei singoli, non riuscendo infatti ad offrire il solito gioco corale e in velocità che esalta le qualità dei giocatori orogranata. Ne esce così una gara disputata totalmente sul filo dell’equilibrio con le due formazioni a scambiarsi il testimone del vantaggio più volte, senza mai riuscire a dare la spallata decisiva al match.

Spetta così alla sirena sentenziar­e la vincente, proprio sull’ultimo tiro e al termine di un ultimo minuto carico di emozioni: un istant replay eterno (oltre cinque minuti con l’orologio fermo, per una tensione palpitante), i canestri di Shield e la tripla della speranza di Daye. Alla fine però a esultare è la banda di Buscaglia che spezza il tabù Taliercio e ora porta dalla sua l’inerzia della serie. Domani si torna nuovamente in campo per gara2 e per Venezia sarà già una prova d’appello: non si potrà sbagliare per andare poi a Trento certi di giocare almeno fino a gara4. Ma c’è da credere che questa semifinale non terminerà tanto presto. La strada è lunga, ma per Venezia è già salita.

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(La Presse) In campo In alto la schiacciat­a di Biligha Qui sopra Suttun a canestro

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