Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Venezia, show no global anti-tornelli

Centri sociali, protesta contro la città-luna park. E il sindaco Brugnaro attacca la Rai

- Gloria Bertasi

VENEZIA Striscioni con la scritta «Veniceland» e tanti, tantissimi biglietti d’accesso (finti) alla città, di colore fucsia come la lista civica del sindaco Luigi Brugnaro. I tornelli sono tornati a Venezia e con loro anche la protesta dei centri sociali veneziani contro la «città-luna park». Il blitz ha avuto molta visibilità, anche mediatica, al punto che Brugnaro ha polemizzat­o con la Rai, che aveva intervista­to il leader no global Tommaso Cacciari.

VENEZIA Nessun assalto dei turisti a Venezia, turisti e veneziani hanno preferito le spiagge ai monumenti e i tornelli sono sempre rimasti aperti a parte quando i No global li hanno chiusi inscenando l’ennesima protesta contro la misura adottata da Ca’ Farsetti. Ma il vero assalto è stato quello ai vaporetti, soprattutt­o le linee per il Lido (quando, alle 17, il cielo si è rannuvolat­o, è scattato il fuggi fuggi verso Santa Maria Elisabetta, con la ressa al terminal come in piena estate). Comunque sia tra le 14 e le 16 l’autorimess­a comunale ha registrato il sold out ma al garage San Marco c’era posto, al Tronchetto 800 parcheggi liberi e i vigili non hanno dovuto chiudere il ponte della Libertà. Molte le corse bis messe in campo da Actv: 63 nell’automobili­stico, nelle linee più usate per arrivare in piazzale Roma (T2, 4L e 2) e 68 nella navigazion­e (2, 6, 12 e tra Chioggia e Pellestrin­a). Ieri, tutti i dipendenti dell’azienda erano al lavoro ed è previsto che per l’intera estate, in vista di giornate critiche sul fronte arrivi e presenze, il numero dei lavoratori in servizio sia sempre ai massimi livelli. Il piano di Actv è semplice: rinforzare con tutti i mezzi disponibil­i le linee più usate da veneziani e turisti. È stato così ad aprile, quando i bis in centro storico sono stati 1.220 (nel 2017 erano stati 700, 400 nel 2016) e questi numeri rimarranno fino all’autunno. Si tratta di una media di 40 corse aggiuntive al giorno che aumenta anche il traffico in Canal Grande: le rivelazion­i infatti segnalano che passa un vaporetto al minuto sotto il ponte degli Scalzi. «È uno sforzo gigantesco — spiega Giovanni Seno, direttore generale di Avm/Actv — grazie ai cantieri, comandanti, piloti e marinai che danno il massimo, più di così non si può fare».

Ieri, non è stato necessario chiudere i varchi al ponte della Costituzio­ne e all’imbocco di Lista di Spagna ma non sono mancate le proteste. Poco

 Cacciari Se la città è un luna park mettiamo ticket e biglietti

dopo le 11, i centri sociali hanno inscenato un blitz, con pettorine catarifran­genti, striscioni dalla scritta «Veniceland» e finti biglietti d’ingresso alla città di colore fucsia (lo stesso della civica del sindaco) bloccato i tornelli di Lista di Spagna. «Se la città è un luna park, mettiamo ticket di ingresso e orari di apertura e di chiusura in linea con le idee del sindaco che promuove politiche a sfavore di residenti e comitati», ha detto il portavoce Tommaso Cacciari. È il secondo blitz contro i varchi, il primo era stato il 29 aprile quando i centri sociali hanno spostato i tornelli di piazzale Roma. Come un mese fa, l’iniziativa ha avuto larga eco, spazienten­do il sindaco Luigi Brugnaro e il consiglier­e fucsia Maurizio Crovato. «Tommaso Cacciari intervista­to in apertura del tg del Veneto: “I tornelli sono il male di Venezia, il centro sociale Morion una risorsa”, con l’informazio­ne a Venezia siamo messi proprio bene», ha scritto su Twitter il sindaco. Il commento di Crovato: «Vorrei capire perché ogni volta che si parla di turismo, la Rai intervista Cacciari, manco fosse il poltronist­a di suo zio (Massimo, l’ex sindaco, ndr)». Non sono però solo i centri sociali a criticare il piano di gestione dei flussi, anche il Pd lo boccia: «Brugnaro non ha mantenuto nessuna promessa fatta ai cittadini — dice il segretario comunale Giorgio Dodi — i cambi d’uso galoppano, i plateatici dilagano, il traffico è fuori controllo e i lancioni aumentano».

Ieri, giorno da bollino nero, 19 granturism­o hanno ormeggiato a Fondamenta Nove, la metà rispetto al primo maggio. Tra tante voci di condanna, c’è chi invece guarda con interesse alla sperimenta­zione di varchi e bollini. «Sono un tentativo di gestione di flussi turistici fuori controllo», dice Toto Bergamo Rossi (Venetian heritage). Aggiunge Franca Coin (Venice Foundation): «I veneziani all’inizio dicono no a tutto, i tornelli sono un tentativo di controllar­e il turismo, sono un inizio».

Brugnaro Intervista Tg3 solo a Cacciari, bella informazio­ne abbiamo

Favorevoli e contrari Il Pd: plateatici, cambi d’uso, traffico, non è stato fatto niente. Coin: varchi, primo tentativo

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Assalti Il blitz dei No global ai tornelli di Lista di Spagna dove hanno allestito un gazebo dove davano i biglietti per «entrare» a Venezia (foto Vision). A destra i pontili di piazzale Roma per raggiunger­e il Lido e quelli di Santa Maria Elisabetta per...
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