Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Casinò, stop agli straordinari Incassi in salita di 700 mila euro
La trattativa sul contratto del Casinò di Venezia è in stallo, dopo che la proprietà e il Comune hanno chiesto ai sindacati una controproposta quanto più unitaria possibile. Finora ne era arrivata solo una della Cisl, ma senza la quantificazione dei costi; la stessa cosa è però stata risposta anche alle sigle (Cgil, Snalc e Rlc) che avevano già trovato un accordo con la casa da gioco, poi bocciato dal referendum tra i lavoratori, e che ora chiedevano un nuovo incontro. In realtà dalla Cisl filtra che la propria proposta è stata già sottoposta tempo fa agli uffici amministrativi del Casinò per poter fare i conti degli effetti, ma che non sarebbe ancora arrivata una risposta. Intanto però continua la tensione tra i tavoli e le slot. L’Ugl ieri ha confermato lo sciopero degli straordinari fino all’1 settembre e lo stesso (anche se per ora fino all’1 luglio) farà la sigla Sgb: significa che i dipendenti se ne andranno all’orario previsto, cioè le 3 di notte, mentre di solito si fermano un po’ di più. Nel frattempo la Cisl ha anche chiesto un incontro urgente per discutere degli esiti della sentenza del giudice del lavoro, che – pur tenendo in vigore il nuovo regolamento imposto dal Comune in maniera unilaterale – ha riconosciuto alcune voci per circa un milione di euro. «Risponderò a loro», dice l’assessore Michele Zuin.
Intanto sono stati diffusi i dati degli incassi di maggio, che confermano la crescita dell’anno in corso rispetto al 2017. Nel mese appena concluso il Casinò ha incassato 7 milioni e 738 mila euro, l’11 per cento in più rispetto allo stesso mese di un anno fa. Un leggero calo i clienti: 56 mila. (a. zo.)