Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Giovane poliziotta-eroe «salva» l’imprenditore dal suicidio
VIGONOVO Ha cercato di togliersi la vita, minacciando di gettarsi dal ponte sul Brenta con un cavo elettrico legato al collo e alla ringhiera su cui sedeva a cavalcioni. Solo l’intervento dei carabinieri ha impedito che si gettasse nel vuoto, con i militari che l’hanno trattenuto parlando per oltre due ore prima di riuscire a bloccarlo. L’uomo, un autotrasportatore 42enne residente a Camponogara, è stato visto sul bordo del ponte intorno alle cinque del mattino: subito è scattato l’allarme e presto è stato circondato da militari, sanitari del 118 e vigili del fuoco. Per trattare con lui è stato chiamato un maresciallo esperto in negoziazione dal comando provinciale dei carabinieri, mentre una giovane appuntata riusciva a guadagnare tempo; la donna, in forza alla stazione di Camponogara, era alle ultime battute del giro di pattuglia notturna, ma quando è stata chiamata sul posto ha subito dimostrato una grande capacità di entrare in empatia con il 42enne, riuscendo così a distrarlo.
L’uomo avrebbe voluto togliersi la vita a causa di un grosso debito, una cartella esattoriale di Equitalia da oltre 200 mila euro, un guaio che risalirebbe a ben 14 anni fa e per cui il trasportatore incolperebbe il suo commercialista, almeno stando a quanto emerso nelle due ore di negoziazioni. Nelle ultime settimane, però, questa preoccupazione ha finito per divorare il 42enne, rimasto vittima di depressione e quindi aiutato dagli esperti della Psichiatria di Dolo, gli stessi che ieri l’hanno accolto e aiutato dopo il tentato suicidio. Allarmato dalla vicenda anche il sindaco di Camponogara Gianpietro Menin, che ha espresso la sua solidarietà al concittadino: «È una storia preoccupante, se avesse chiesto aiuto in Comune sicuramente l’avrei saputo. Speriamo, anche per la sua famiglia, possa rimettersi presto in sesto».