Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Bramos: «Fuori quando serviva, frustrante»
Reyer, il greco out in gara 3 e 4: «Un colpo molto duro, poteva andarmi peggio»
VENEZIA Lo scorso anno la sua tripla aveva risolto quasi allo scadere gara 5 della finale, spianando di fatto la strada alla conquista dello scudetto dell’Umana Reyer.
Quest’anno Micheal Bramos è stato costretto, suo malgrado, ad assistere alle ultime due partite di semifinale da bordo campo, a causa dello scontro di gioco di gara 2 con Trento che lo ha messo ko. Un colpo al collo e una caduta sulla schiena che ha fatto temere conseguenze ben più pesanti. «Il problema più grave del mio infortunio — spiega — è stato il colpo al collo. Ho sentito un dolore fortissimo dopo la caduta e per il colpo di frusta avevo dolori anche alla schiena. Gli infortuni al collo e alla schiena sono pericolosi, ero preoccupato ma devo dire anche di essere stato anche fortunato a non aver avuto conseguenze più gravi, fossi caduto di testa sarebbe andata anche peggio. E devo dire che al termine del match Hogue è venuto a chiedermi se fosse tutto ok».
L’assenza del «greco» è pesata non poco sulle successive due partite e tutti, da coach Walter De Raffaele al presidente Federico Casarin, hanno sottolineato quanto la mancanza di Bramos abbia influito sulla serie. «Non ho potuto aiutare i miei compagni, dover star fuori è frustante per un giocatore, specie se si tratta di gara 3 e gara 4 di semifinale». A parte la sua assenza, la sconfitta nella serie con Trento ha anche altre ragioni: «Non so dire cosa c’è mancato per andare in finale. Credo che Trento abbia giocato meglio di noi nei momenti clou delle partite ed abbia vinto tutti gli episodi chiave della serie. Probabilmente avevano le idee molto chiare su come batterci e tanta voglia di rivincita dalla passata stagione». Di sicuro la Reyer ha sofferto l’aggressività dei trentini, che è il loro marchio di fabbrica. «Il loro modo di giocare non è stato diverso dallo scorso anno, la loro intensità non è cambiata. Loro hanno questo sistema e sono molto solidi. Hanno giocato meglio di noi in alcuni dettagli — chiude Bramos, che è tra giocatori confermati per la prossima stagione — bisogna far loro i complimenti».