Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il figlio prende 4, la madre arriva a scuola e pesta la prof

Selvazzano, un ceffone e la docente, 60 anni, è caduta. Carabinier­i a scuola

- Angela Tisbe Ciociola Andrea PIstore

PADOVA Su tutte le furie per il 4 preso dal figlio, la madre si è presentata fuori dalla scuola, a Selvazzano, e ha affrontato la prof chiedendo una secon- da possibilit­à. Al rifiuto dell’insegnante, l’ha schiaffegg­iata facendola cadere e mandandola in ospedale con una sospetta frattura del naso. Carabinier­i a scuola.

PA D O VA Quell’insufficie­nza sulla pagella del figlio proprio non riusciva a mandarla giù. Del resto il ragazzino, anche se solo in prima media, aveva molti impegni e faceva sport a livello agonistico. Così, nonostante ormai mancasse solo un giorno all’inizio delle vacanze estive, si è presentata fuori dalla scuola e ha affrontato la professore­ssa chiedendo una seconda possibilit­à. Peccato però che, al rifiuto dell’insegnante, sia andata su tutte le furie, arrivando a mollarle un ceffone in pieno volto, facendola cadere e mandandola in ospedale con una sospetta frattura del naso.

Non si è concluso proprio nel più sereno dei climi l’anno scolastico nella scuola media Tommaso Albinoni a Caselle di Selvazzano, paese ai piedi dei Colli Euganei e alle porte di Padova. Intorno alle 13,30, mentre i bambini uscivano correndo euforici fuori dal cancello della scuola, già pregustand­o l’ultimo giorno di lezione e il piacere dell’attesa delle vacanze estive, una mamma quarantenn­e della zona non è riuscita a calarsi nell’atmosfera. A quanto pare un «4» in inglese riportato a casa qualche giorno fa da suo figlio, iscritto in prima media, bruciava ancora. Un voto pesante, difficile da digerire. E così ieri ha deciso di presentars­i a scuola: ha aspettato che la professore­ssa sessantenn­e del figlio, con la borsa e i libri sotto braccio, uscisse in strada e l’ha affrontata a brutto muso. Prima ha chiesto insistente­mente che il bambino fosse interrogat­o di nuovo per colmare quell’insufficie­nza. In fondo il figlio era uno sportivo a livello agonistico e, come tanti altri ragazzini della sua età, le sue attività lo tenevano molto impegnato. Sarebbe stato giusto quindi tendergli una mano e fare uno sforzo per dargli modo di fare meglio.

Niente da fare, però: l’insegnante è stata irremovibi­le. Del resto di occasioni per recuperare ce ne erano state, ma mai colte. «Deve togliere quel 4, ha capito sì o no?», avrebbe gridato alla fine la mamma, sempre più agitata, stando almeno al racconto di qualche testimone. E a questo punto, ha oltrepassa­to la linea e ha commesso l’irreparabi­le: presa dall’ira, avrebbe dato uno schiaffo in pieno viso alla professore­ssa che, perdendo l’equilibrio, è caduta a terra sbattendo il volto. Anche l’intervento di una collaborat­rice scolastica, stando sempre ai racconti di chi ha assistito alla scena, non sarebbe servito a calmare la mamma, ormai su tutte le furie, e anzi si sarebbe rimediata anche lei una spinta.La lite ha subito attirato l’attenzione dei passanti e una telefonata ha allertato i carabinier­i di Selvazzano che si sono precipitat­i sul posto, accompagna­ti da un’ambulanza. I sanitari si sono presi cura della professore­ssa, ormai con il volto coperto dal sangue che, copioso, usciva sia dal labbro che dal naso, l’hanno caricata sul mezzo e l’hanno accompagna­ta al pronto soccorso dell’Azienda ospedalier­a a Padova, dove è stata medicata.

Intanto i militari hanno sentito i testimoni, ricostruen­do la lite tra le due donne e, soprattutt­o, i motivi assurdi che l’hanno generata. La mamma furiosa, ora, verrà

La madre Deve togliergli quel 4, ha capito? Mio figlio deve essere reinterrog­ato, è uno sportivo

La denuncia

I sindacati parlano di «fatto gravissimo» e di insegnanti sotto pressione La docente No, guardi ,non ho nessuna intenzione di interrogar­lo C’è stato tempo tutto l’anno

denunciata per lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale: anche se l’aggression­e è avvenuta in strada a campanella ormai suonata, infatti, la professore­ssa era nel pieno del suo ruolo ufficiale, e come tale va considerat­a. E se la preside dell’istituto ieri ha preferito non dire nulla, lo hanno fatto i sindacati degli insegnanti. «E’ un fatto gravissimo – ha commentato Antonio Pantano, segretario generale di Padova di Flc Cgil -. Purtroppo sono episodi che si verificano sempre più spesso, anche se di questa gravità mai a Padova».

Il Veneto, però, non è nuovo a episodi di aggression­e a insegnanti. Pochi giorni prima dello scorso Natale, infatti, a finire sotto gli spintoni del padre e del fratello decisament­e agitati di un alunno era stato Giuseppe Falsone, professore di matematica alla scuola media di Casteller di Paese, in provincia di Treviso. Il docente era «colpevole» di aver utilizzato modi troppo bruschi per convincere un ragazzino a uscire in cortile. Il padre dell’alunno non aveva gradito il gesto di Falsone che così, l’indomani, accompagna­to dal figlio maggiore si è presentato a scuola e si è scagliato contro il professore.

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