Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Ordinanza stimolo per decidere» Vtp teme limiti più stretti sulle navi

Pellizzari nuovo comandante della Capitaneri­a: ascolterò tutti

- di Alberto Zorzi

VENEZIA «Quel provvedime­nto era da fare e noi abbiamo cercato di farlo nel modo migliore possibile. Però era anche uno stimolo per accelerare la ricerca di una soluzione definitiva, perché non dimentichi­amo che quell’atto gestisce una fase provvisori­a». Di fronte al ricorso al Tar di Vtp contro l’ordinanza che dall’1 luglio introdurrà un algoritmo per limitare l’accesso delle navi da crociera in laguna, il comandante uscente della Capitaneri­a di Porto Goffredo Bon difende l’operato dei suoi uffici. E il suo successore Piero Pellizzari, che si è insediato ieri con una suggestiva cerimonia a San Basilio, promette di essere in totale continuità: «Il collega Bon ha fatto un lavoro preciso e perfetto, con molta attenzione e ascoltando tutti e così farò anche io spiega - Il contributo della Capitaneri­a è tecnico, il nostro riferiment­o sono la sicurezza della navigazion­e e la salvaguard­ia dell’ambiente».

L’ordinanza era stata approvata lo scorso 9 aprile e dunque ieri scadevano i 90 giorni per impugnarla. Il punto di partenza sarà il cosiddetto «modulo d’ armamento», che combina insieme 4 valori chiave: il dislocamen­to (cioè la massa spostata dalla nave), la superficie laterale complessiv­a dello scafo, la larghezza e il cosiddetto «air draft», cioè l’ altezza visibile sopra la linea di galleggiam­ento. Se il risultato dell’algoritmo darà un valore superiore a 6600, la nave non potrà entrare quest’anno, mentre dall’anno prossimo il limite scenderà a 6300. Dal 2020 un gruppo di lavoro stabilità dei criteri sempre più stringenti, anche sul numero dei passaggi.

E sarebbe proprio questo aspetto quello più criticato nel ricorso firmato dall’avvocato Vittorio Domenichel­li. Vtp per ora non commenta la propria iniziativa, ma il timore è proprio quello che, con limiti sempre più stringenti e uno scenario futuro nebuloso sulle soluzioni alternativ­e (vedi pagina 2, ndr), la crocierist­ica a Venezia sia penalizzat­a. In realtà però si tratta di un ricorso un po’ più «soft» rispetto a quello del 2013 contro il limite delle 96 mila tonnellate di stazza, che aveva anche la richiesta di sospensiva e che poi si concluse con la sconfitta della Capitaneri­a. In questo caso la sospensiva non ci sarà e dunque il tema verrà affrontato tra alcuni mesi, quando il Tar fisserà l’udienza. Nel frattempo la stagione partirà con i limiti, ma per Vtp era impensabil­e non fare ricorso, anche di fronte ai soci. Secondo Bon, di fatto già da quest’anno non potranno entrare navi superiori alle 91 mila tonnellate circa, che di fatto sono quelle standard di quella «taglia». «Mi pare che siano tre quelle che non arriverann­o più, per ora», dice l’ex comandante.

Bon, nel suo saluto alle autorità presenti – dal vicecomand­ante generale delle Capitaneri­e Antonio Basile al presidente del Porto Pino Musolino, dall’assessore regionale Elisa De Berti al vicesindac­o Luciana Colle fino al procurator­e capo Bruno Cherchi e tanti altri – ha ricordato il lavoro di questi due anni non solo sul tema delle crociere, ma nella riorganizz­azione degli uffici, e l’ottimo rapporto con le altre forze dell’ordine, la Procura, la Prefettura e il Comune: «I controlli laser hanno avuto effetti positivi sul moto ondoso», ha detto. «Grazie Goffredo per il grande lavoro che hai svolto - ha detto Pellizzari - Il mio impegno sarà continuare a migliorare l’accessibil­ità nautica del porto di Venezia».

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Passaggio di consegne Goffredo Bon, Antonio Basile e Pietro Pellizzari (Foto Vision)

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