Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Gli appelli e i supporter la doppia sfida di San Donà sul filo del centrodestra
Pilla: «Votatemi ho grandi idee»; Leo: «Da noi persone che sanno amministrare»; Perrotta: «Siamo noi il cambiamento»
SAN DONA’ Il temporale al mattino, poi il sole, poi di nuovo le nubi nere. L’ultima giornata di campagna elettorale a San Donà i candidati sindaco hanno spesso buttato un occhio al cielo. Un po’ perché le iniziative di chiusura erano pensate per il caldo estivo e poi perché il meteo è sempre una metafora. Francesco Maino, candidato di Leu, ha passato la giornata al lavoro: per lui si sono mobilitati nei giorni scorsi Vasco Errani, Flavio Zanonato, il deputato tornato a fare il commesso alla Metro, Michele Mognato. A supportare Angelo Parrotta si sono mossi per la festa in città i parlamentari Arianna Spessotto, Federico D’Incà, Orietta Vanin, la consigliera regionale Erika Baldin e lui ieri ha trascorso la giornata a girare in bici con la bandiera del Movimento Cinque Stelle. Una pedalata senza posa, cui si sono aggiunti via via nuovi attivisti. «Nessun dorma – sorride Perrotta – Noi diamo una speranza di cambiamento e scommettiamo sul futuro puntano su tre certezze: scuola, sport e giovani. E poi solo noi proponiamo referendum consultivi in una città dove non sono mai stati celebrati». È stata una campagna elettorale nella quale i big non si sono visti molto, tutt’al più hanno mandato messaggi video sui social. Matteo Salvini e Luca Zaia per Francesca Pilla, ad esempio. Alla festa di chiusura della campagna in via Silvio Trentin, la farmacista di quarta generazione scelta da Lega, Fratelli D’Italia, le civiche Pilla Sindaco, Uniti per Cambiare e Per l’Italia-Veneto Autonomo ha colto l’occasione per ricordare cosa ha spinto una donna che mai aveva fatto politica a mettersi in prima linea. «Mi sento figlia della società civile che si è messa a disposizione della sua amata città, uno di voi che si mette a disposizione – dice – Ho una visione della città da qui a 20 anni, con progetti concreti ai quali nessuno potrà dire di no. Attrarre il turismo che c’è a Noventa e nel litorale e qui ci sfiora, fare di San Donà la città dello sport perché ha eccellenze in tutti i campi. Fidatevi delle mie idee: ne ho di grandiose che sono immediatamente realizzabili». L’altra metà del centrodestra si è incontrata a Villa De Faveri per sostenere Oliviero Leo, candidato sindaco di Forza Italia e tre civiche: la sua lista e quelle di Francesca Zaccariotto e Paolo Madeyski. E il suo appello è a votare la squadra. «Persone che sanno amministrare e lo hanno dimostrato: una maggioranza è una squadra e il sindaco il capitano – rimarca Leo – Senza buoni giocatori, le partite non si vincono. Se i cittadini hanno voglia di cambiare, si guardino intorno: ne hanno la possibilità». Sostenitori dell’uno e dell’altro ieri si sono incrociati nel raggio di cinquecento metri dal centro. I supporter del sindaco uscente Andrea Cereser si sono dati appuntamento in piazza Indipendenza per poi andare al Revolver Club. C’era tutto il Pd, la civica Cereser, il mondo cattolico di Città Insieme e la lista di moderati La Frazione «Al di là delle parole, ho tentato di mostrarmi come persona, con la mia passione, determinazione, capacità di ascolto. E’ il mio stile e non è propaganda: lo si vede in azione da cinque anni di amministrazione - dice Cereser Ho creato le condizioni per trasformare San Donà da paese a città, sfruttando il contesto metropolitano e importanti investimenti. Votate me perché le mie sono idee che trascinano la città». Come ha trascinato la riscossa del Pd il discorso di Graziano Delrio alla Camera, che ha tirato le orecchie al premier Giuseppe Conte. È lui il big che ha mandato in rete il messaggio più cliccato di sostegno al sindaco uscente.
Cereser So ascoltare, è il mio stile e l’ho dimostrato in cinque anni alla guida della città