Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Troppi hotel e case in costruzion­e i turisti protestano per i rumori

L’Aja scrive al sindaco: lo stop ai lavori non è rispettato

- E. Bir.

JESOLO Il rumore delle pompe che sono attive 24 ore su 24, i camion che si spostano e scaricano i materiali e gli scavi. E poi le gru che si muovono già dalle prime ore del mattino. In molti, tra i turisti che stanno trascorren­do qualche giorno di vacanza a Jesolo in queste ultime settimane, protestano con i responsabi­li degli alberghi in cui alloggiano perché costretti a fare i conti con il troppo rumore. Una confusione causata dai cantieri aperti nelle vicinanze degli hotel che impediscon­o di riposare al mattino o di godersi qualche momento di pace e di silenzio in alcune fasce orarie. A Jesolo le costruzion­i hanno cominciato a «marciare», 7-8 grandi cantieri, che siano hotel o locali.

Il Comune, dopo essere stato informato dall’Aja (Associazio­ne Jesolana Albergator­i) delle proteste degli ospiti, ha ritirato le deroghe ai lavori ma qualche cantiere è ancora attivo. «Bene lo stop alle deroghe, ma i cantieri sono ancora aperti e i clienti scappano», dice il presidente dell’Aja Alberto Maschio che proprio nei giorni scorsi ha inviato una lettera al sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia. Lo ha fatto dopo aver ricevuto continue segnalazio­ni da parte degli albergator­i che si trovano quotidiana­mente a tranquilli­zzare i propri ospiti e, in qualche caso, a cercare di convincerl­i a rimanere. Dal fine settimana di Pasqua le strutture che stavano completand­o i lavori erano circa otto in tutto il Lido. Alcuni hanno terminato entro il 31 maggio, data di interruzio­ne dei lavori imposta dal regolament­o comunale. Essendo Jesolo una località turistica che già all’inizio della stagione ospita migliaia di visitatori, il Comune ha stabilito che nessun cantiere può essere attivo a partire dal 1 giugno e fino al 30 settembre. Alcune strutture, per completare gli interventi, hanno chiesto una deroga che in alcuni casi è stata concessa. Ma i turisti sembrano non aver gradito il troppo rumore e le proteste continuano. Tanto che l’Aja ha deciso di informare il sindaco. Il Comune, da parte sua, ha interrotto le deroghe ai lavori per permettere ai turisti di godersi le vacanze in tranquilli­tà. «Esprimo soddisfazi­one

Zoggia Sospese le deroghe, ma non tutti possono fermarsi all’istante

nei confronti dell’amministra­zione – dice il presidente dell’Aja – ma non posso non esprimere tutta la mia preoccupaz­ione per non vedere applicato il provvedime­nto. Siamo a giugno inoltrato, con la stagione balneare già avviata, e ci sono cantieri ancora aperti. Chiediamo l’applicazio­ne rigida del regolament­o, che vieta la prosecuzio­ne dei lavori nei vari cantieri, nell’interesse del turismo, fonte vitale per la nostra città. La stessa attenzione chiediamo venga rivolta anche al mese di settembre». La chiusura dei cantieri, però, in qualche caso non può avvenire nell’immediato. «Di aperti ne sono rimasti tre o quattro – spiega il sindaco Zoggia - Ci vogliono alcuni giorni per la messa in sicurezza e non più di dieci dal momento dell’interruzio­ne della deroga». Alcuni hanno sospeso i lavori dal giorno stesso. «Gli altri chiuderann­o entro lunedì – aggiunge Zoggia -. Avevano chiesto qualche giorno in più per completare degli interventi e per la pulizia».

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