Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Corteo No Nav, la Costa «fugge» a Trieste

Attesi migliaia di manifestan­ti, proteste anche contro la città-hotel. Moretti (Pd): avanti su Marghera

- A. Zo. – G. B.

VENEZIA Quanti saranno, ancora non si sa. O, meglio, gli organizzat­ori non vogliono anticipare nulla. Ma di sicuro migliaia di persone scenderann­o in piazza contro le grandi navi, ma anche contro il turismo di massa, la trasformaz­ione della città in un grande albergo a cielo aperto ai danni di chi, invece, vorrebbe continuare a vivere tra campi e calli. E un primo risultato l’ha ottenuto. Costa Crociere, uno dei principali armatori, ha cancellato il passaggio previsto per oggi a Venezia con la sua Deliziosa, che se ne andrà a Trieste. La nave era in calendario fino a poche settimane fa e sarebbe dovuta arrivare alle 9 e ripartire alle 17: in quegli orari sarà invece a Trieste. Evidenteme­nte l’azienda ha preferito evitare di trovarsi, in fase di partenza, in piena manifestaz­ione, con decine di persone in barchino a gridare insulti ai propri clienti (l’anno scorso furono anche tirati dei razzi contro una nave Msc) e centinaia a fare lo stesso dalle Zattere. E così i circa 3 mila passeggeri se ne andranno altrove.

Ieri peraltro è stata una giornata da «pienone» in Marittima, con ben 8 navi da crociera, due aliscafi e due battelli fluviali. Anche se in realtà solo due erano navi grandi, cioè la Msc Poesia e la Costa Luminosa (oltre 90 mila tonnellate), mentre le altre sei erano navi più piccole, alcune da 500 passeggeri. Oggi invece ne partiranno due arrivate ieri (Crystal Esprit e Aida Blu) e poi arriverann­o e partiranno Norwegian Star e Msc Musica.

La «Marcia per la dignità di Venezia» è stata promossa inizialmen­te dal Comitato No grandi navi in segno di protesta per l’avvio della fase clou della stagione crocierist­ica, ma l’appuntamen­to si è trasformat­o in corteo per la difesa della laguna a 360 gradi. «Le adesioni fanno ben sperare», dice Luciano Mazzolin, portavoce dei No Navi e di Ambiente Venezia. Il ritrovo sarà alle 14 in piazzale Roma e si concluderà in campo Manin. Ci saranno ben 75 tra comitati, gruppi e associazio­ni, 8 sigle sindacali, i presidenti di quattro Municipali­tà (Venezia, Lido Pellestrin­a, Marghera e Chirignago Zelarino), consiglier­i municipali e comunali di Pd e M5s, tre consiglier­i regionali e la senatrice pentastell­ata Oriana Vanin: tutti uniti a dire no alla «Venezia Disneyland» e per rivendicar­e politiche a sostegno della residenza, contro l’esodo degli abitanti e la trasformaz­ioni di case e palazzi in ricettivo. «Vogliamo una città vera, a misura del cittadino», dicono gli organizzat­ori». «Se non ci fosse il “no” alle navi, sfilerei anche io perché sono temi importanti», dice il presidente del Porto Pino Musolino. Ma nel mirino ci sono anche le politiche di gestione dei flussi turistici e, in generale, la gestione della città del sindaco Luigi Brugnaro.

Intanto ieri Alessandra Moretti, consiglier­a regionale del Pd, ha invitato il M5S a non mettere a rischio la crocierist­ica a Venezia. «Le decisioni già prese dal Comitatone sono quelle che valgono - ha detto, riferendos­i all’ipotesi Marghera - Si vada avanti senza scontri». La deputata M5S Arianna Spessotto ha invece precisato di non aver mai detto che le navi vadano a Trieste.«La decisione spetta agli armatori», spiega. Resta la contrariet­à dei pentastell­ati alle crociere dentro la laguna.

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