Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Troppi pontili, come i plateatici il Comune studia una «stretta»
De Martin: faremo un regolamento. Già tre casi nel mirino
VENEZIA Pontili di hotel o ristoranti di qua. Passerelle di palazzi con porta d’acqua di là. Di recente ne sono spuntati più d’uno, ognuno con forme e dimensioni diverse, e tutti fanno gridare allo scandalo i veneziani perché troppo impattanti e poco rispettosi dell’architettura veneziana. Ma in futuro, la situazione dovrebbe però cambiare: il Comune vuole mettere ordine ai pontili. «Come è stato fatto per i plateatici e per ruga degli Oresi, è necessario mettere mano alla situazione e pensare a un regolamento, in accordo con la Soprintendenza, che definisca cosa si può e non si può fare», ha annunciato in commissione l’assessore Massimiliano De Martin (Urbanistica e Ambiente). Regole chiare, semplici e certe, valide per tutti: questo l’obiettivo del regolamento. Una novità su cui vanno ancora fatti i primi passi, ma l’idea c’è anche se non è detto che l’iter sia breve.
Negli anni passati, dopo la tragica morte del turista tedesco Joachim Vogel nello scontro tra un vaporetto e una gondola a Rialto all’altezza del pontile dell’ex magistrato alle acque, il Comune, nei 26 punti studiati per decongestionare il Canal Grande, aveva inserito anche il riordino dei pontili, senza però riuscire a mettere mano alla selva di attracchi privati che si affacciano sui canali più trafficati. Era stata realizzata una mappatura ed erano partite le procedure per la revoca dei permessi, propedeutica al riordino vero e proprio: ma poi tutto si era arenato tra ricorsi – più che altro minacciati – e difficoltà a mettere in pratica quando pensato sulla carta. A quasi cinque anni di distanza da quel tragico incidente, sono stati sistemati i pontili pubblici,
Verifiche e sanzioni Quello in rio di Noale rischia una denuncia penale. Verifiche a San Vio e San Felice
ma resta il problema di quelli privati.
Inoltre, sempre più spesso capita che chi si vede negato il permesso a realizzare una passerella, poi, quando compare un nuovo manufatto, protesti e si sdegni postando le immagini sui social network. Tra i pontili cui è toccata questa sorte, il più «famoso» è quello in rio di Noale, criticato sia per il legno inchiodato alla pietra d’Istria che per le dimensioni. A finire nell’occhio del ciclone non c’è però solo la passerella del ristorante «Al Beccafico» in rio di Noale: gli uffici tecnici del Comune stanno studiando le pratiche di altri due pontiletti, il primo a San Felice e il secondo a San Vio. In tutti e tre i casi, sono appunto scoppiate polemiche in città, con tanto di raccolte firme tra i residenti e richieste di chiarimenti al Comune sul perché siano stati autorizzati.
Nel caso del Beccafico, ad esempio, è emerso che il manufatto ha tutti i permessi in regola, in via provvisoria, ma i progetti presentati all’amministrazione mostrano un disegno un po’ diverso da quello che poi è stato realizzato. Dunque, oltre a dover essere smantellato il prossimo 2 agosto, come previsto dalle autorizzazione, il pontile in questione sarà oggetto di ulteriori accertamenti, con il rischio di denunce penali per false dichiarazioni. La novità è emersa lo scorso 22 maggio in commissione Urbanistica, che all’ordine del giorno aveva un’interrogazione dei consiglieri fucsia Maurizio Crovato, Paolo Pellegrini e Francesca Rogliani proprio su questo. Negli altri due casi, invece, bisogna attendere la chiusura degli accertamenti per capire se ci potranno essere delle sanzioni nei confronti di chi li ha realizzati.