Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Bis di Cappelletto per il centrosinistra «Investimenti in scuole e parchi»
SAN STINO DI LIVENZA Per i maligni Matteo Cappelletto se l’è cavata solo grazie alla spaccatura del centrodestra. Lui, però, dice: «Il centrosinistra vince quando non perde il contatto con i cittadini». Eletto nel 2013 a soli 30 anni col centrosinistra, Cappelletto resta primo cittadino di San Stino di Livenza con il 40,2% dei voti ottenuti dalla sua civica. A tallonarlo c’era Giuseppe Canali, candidato della Lega che è arrivato al 35,2%. Se il candidato del M5S Gabriele Missio si ferma al 7,8%, a frenare l’avanzata della Lega ci ha pensato Dino Sutto con il suo 16,8% ottenuto unendo Forza Italia, Fratelli d’Italia, Liga Veneta e la civica Uniti per San Stino. A votare, per altro, anche qui ci è andato meno del 60% dei cittadini.
«Questo è il numero che fa più male - spiega Cappelletto - posso capirlo un po’ di più per le politiche, ma che in un centro piccolo come San Stino abbiano votato in 6 su 10 è un brutto segnale. Credo che la nostra riconferma sia legata a un apprezzamento per il lavoro svolto in questi anni. Un risultato che ci rende orgogliosi ma anche che ci fa sentire la responsabilità di continuare. Il vento è cambiato quindi la mia elezione non era scontata.
Per la giunta se ne riparlerà nei prossimi giorni anche se sono scontate molte riconferme: «Sicuramente gli assessori uscenti hanno avuto tutti una riconferma e buoni risultati personali» chiosa il sindaco. E sul fronte dei progetti, la ricetta è la stessa dell’ultimo lustro: «San Stino ha bisogno di mantenere la positiva mentalità di un paese coi servizi, però, di una cittadina. - spiega Cappelletto - E significa dare spazio alle tante associazioni che ci sono, proseguire con l’efficientamento energetico nelle scuole, con la mensa scolastica autonoma e con la scuola dell’infanzia nella frazione Salute». Tecnico informatico, sposato e con un figlio chiude così: «Ne abbiamo già realizzato uno, rendere accessibili anche ai bimbi diversamente abili tutti i nostri parchi pubblici».