Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Paroli (Fi) apre alla Lega: alleanza ancora possibile
SAN DONÀ Divise al primo turno, tra Forza Italia e Lega sono già cominciate le manovre di riavvicinamento in vista dei ballottaggi. «Fino a prova contraria, noi siamo leali all’alleanza di centrodestra», apre il coordinatore regionale Paroli.
VENEZIA Divisi al primo turno, tra Forza Italia e Lega sono già cominciate le manovre di riavvicinamento in vista dei ballottaggi. «Fino a prova contraria, noi siamo leali all’alleanza di centrodestra e spero la si possa recuperare a San Donà e a Bussolengo», apre il coordinatore regionale azzurro Adriano Paroli. Mesi di discussioni locali hanno portato a candidati antagonisti ed è finita che a San Donà al ballottaggio col sindaco uscente Andrea Cereser (43%) va la farmacista scelta dalla Lega, Francesca Pilla (36%) e il 13% dal candidato di Fi Oliviero Leo potrebbe accorciare le distanze. A Bussolengo va al secondo turno Roberto Brizzi (38%) e il 23% di Claudio Perusi (Lega, Fdi e civiche) torna utile nella sfida al sindaco uscente Paola Boscaini (33,5%).
Senatore Paroli, cosa farà Forza Italia al ballottaggio? A San Donà la situazione è molto esacerbata.
«Lì c’è un trascorso che non aiuta: per due volte si è trovato un candidato condiviso e per due volte è saltato. Un caso limite».
O un caso sintomatico?
«Un caso limite ma confido che si possa ragionare. Ho appena sentito il segretario della Lega Giannantonio Da Re e c’è un lavoro comune che continua, in sintonia. Chiaro che non verranno dati voti che non sono voluti, ma spero di poter recuperare l’alleanza con tutto il centrodestra».
A urne ancora calde, pare impossibile che la Lista Zaccariotto, nella coalizione di Leo, accetti l’alleanza con Francesca Pilla.
«Il ruolo di Zaccariotto è stato molto costruttivo in questi mesi in cui la Lega aveva un suo candidato, Forza Italia un altro, poi ci sono stati passi indietro, poi due candidati unitari che poi hanno fatto passi indietro. Purtroppo una gestione non positiva ma siamo particolarmente costruttivi». Da Re è disponibile a recuperare? «Ci vedremo nei prossimi giorni. Nei comuni importanti, l’idea è lavorare come sempre a livello regionale per superare le problematiche locali».
Forza Italia oscilla dal 3 a 6% dei voti: non è andata benissimo.
«A Villafranca abbiamo il 17%. In generale stiamo pagando un prezzo altissimo la troppo forte presenza di liste civiche: Vicenza, Treviso quella di Conte e quella di Zaia. A San Donà il voto è stato declinato nelle quattro liste e il risultato sarà determinante al ballottaggio»
Un prezzo alto..
«Siamo contenti di pagarlo se il risultato è la vittoria. Certo, poi esiste il problema di un voto al partito che va fidelizzato. Avremmo preferito andarci noi ai ballottaggi ma Forza Italia paga anche la scelta di una sottoesposizione mediatica per favorire la formazione del governo. In quei 90 giorni tutti altri partiti hanno avuto una grandissima esposizione mediatica».
Esclusi dal secondo turno Nei 90 giorni post politiche siamo stati sottoesposti per favorire un governo e abbiamo pagato un prezzo