Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Le case e la fiera nautica Brugnaro: «Arsenale riaperto ai vaporetti»

Dibattito ai Frari, il pubblico si scalda: urla e accuse

- Giacomo Costa

VENEZIA «Vi siete fatti prendere in giro per troppi anni, non siete più abituati alle risposte concrete. Io sono qui per parlare a chi vuole ascoltare, e lo farò finché ce ne sarà bisogno».Ieri sera, nel patronato dei Frari, il sindaco Luigi Brugnaro ha affrontato a viso aperto i cittadini del centro storico, celebrando con un’assemblea pubblica di oltre due ore i tre anni dalla sua elezione e approfitta­ndone per delineare progetti futuri quali quelli per l’Arsenale, che vorrebbe riaprire al passaggio dei vaporetti e trasformar­e in polo fieristico. Schierata attorno a lui la giunta quasi al completo. Ma il mattatore unico della serata è stato il primo cittadino, che ha sciorinato i numeri della sua amministra­zione: «Abbiamo tolto 20 milioni di debito all’anno, riorganizz­ato la macchina comunale riducendo i dipendenti da 3200 a 2800, i dirigenti da 72 a 55, i direttori da 26 a 13. Abbiamo assunto 150 vigili, scavato 1.600 metri di canali, riparato i ponti, pulito le rive e portato la fibra ottica. Abbiamo messo a bando 100 posti auto al garage comunale e stiamo preparando posti barca sia assegnati che a tempo, e nuovi approdi tra San Giobbe, Misericord­ia e isole». Prima di prendere la parola, però, il sindaco ha lasciato sfilare il primo giro di domande e la situazione è presto precipitat­a in un battibecco collettivo che ha quasi richiesto l’intervento dei vigili, tra urla dal fondo della sala e proteste arrivate fin davanti al banco di Brugnaro («Membri del gruppo 25 aprile disposti scientemen­te tra la gente», la sua spiegazion­e) che hanno fatto intervenir­e anche la moglie Stefania Moretti. «Io le parlo in veneziano perché sono di qui, questa è casa mia e l’ospite è lei», ha chiosato una residente di Santa Marta preoccupat­a dalla possibile rimozione degli orti privati. «Sono campagnolo e ne sono orgoglioso ha replicato il sindaco - dovreste preoccupar­vi più dei “veri veneziani”, delle opposizion­i che polemizzan­o ma poi non ci sono mai. Dov’è oggi il presidente della Municipali­tà Martini?». Proprio il progetto per l’Arsenale suggerito da Brugnaro ha presto zittito tutti, impegnati a immaginare il futuro dell’area: «Siamo già d’accordo con il gruppo Ferretti e altri tre marchi per spostare là la fiera nautica, con tanto di pontili per le prove in acqua. Poi sarà la volta di una mostra sulla progettazi­one navale». La più grande suggestion­e è però la riapertura del passaggio per i vaporetti: «Voglio togliere la catena tra le torri, per risparmiar­e ai mezzi il giro davanti al Morosini. Prima però bisogna rimettere in sicurezza le rive». Torna anche l’idea delle case di lusso a Sant’Elena, negli ex cantieri Actv. Le questioni sollevate dagli oltre duecento residenti veneziani presenti sono state tante, più quotidiane: «Nei condomini ci sono troppi appartamen­ti turistici», «A Venezia si è persa la generazion­e dei 40enni, dove sono le case per loro?», «Quale progetto per la città?»; e ancora: «Camminiamo per le calli con i campanelli da bici, o non riusciamo a passare», «Siamo delusi per le promesse mai mantenute».

 ?? Contestazi­one ?? Una residente del centro storico si scaglia contro il sindaco, accusandol­o di non mantenere le promesse sulla residenzia­lità per i cittadini. A difenderlo anche la moglie, Stefania Moretti
(Foto Vision)
Contestazi­one Una residente del centro storico si scaglia contro il sindaco, accusandol­o di non mantenere le promesse sulla residenzia­lità per i cittadini. A difenderlo anche la moglie, Stefania Moretti (Foto Vision)

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