Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Bea e Grace, la storia infinita di due cani

Hanno vissuto insieme: la prima si è ammalata, la seconda non ha retto al dolore

- Natascia Celeghin

ROVIGO Grace e Bea, dopo aver trascorso zampa a zampa 10 anni di avventure in giro per il mondo se ne sono andate a breve distanza l’una dall’altra. Le due cagnoline rodigine, protagonis­te di una storia di vita e di amicizia (in foto), fanno riflettere su come la sofferenza sia vissuta profondame­nte anche dagli animali. Grace, la più anziana è morta per un tumore al cervello. Bea ha rifiutato il cibo e pochi giorni dopo si è spenta, uccisa dal dolore.

ROVIGO Hanno condiviso la stessa cuccia in Egitto e in Veneto, sempre vicine e affiatate, sino all’ultimo. Grace e Bea, dopo aver trascorso zampa a zampa 10 anni di avventure in giro per il mondo se ne sono andate a breve distanza l’una dall’altra. Le due cagnoline rodigine, protagonis­te di una storia di vita e di amicizia a quattro zampe, fanno riflettere su come la sofferenza e il dolore siano vissute profondame­nte anche dagli animali.

Grace, incrocio tra un Golden Retriever e il cane del deserto è morta, a 13 anni, il 31 maggio scorso, e Bea, Bovara del Bernese di 10 anni, è morta 13 giorni dopo per la solitudine e il dolore. Non è riuscita a superare la scomparsa della sua compagna pelosa. A raccontare la loro storia, con la voce rotta dall’emozione, è la loro padrona, Fabia Zoppellaro, che le ha volute al proprio fianco, sempre. «Ero disposta anche a cambiare lavoro, al Cairo, anni fa — racconta — non potevo sopportare l’idea di non averle vicino. Lavoravo nel settore del turismo in un hotel, poi fortunatam­ente la loro presenza in ufficio non ha creato problemi». Bea e Grace durante la trasferta in Africa della loro padroncina hanno vissuto anche il periodo della rivoluzion­e egiziana. E ciò nonostante, fedeli e obbedienti, hanno sempre resistito a tutti i cambiament­i e le situazioni di emergenza. «Quando di notte i caccia minacciava­no le case ed eravamo costretti a salire sui tetti, Bea e Grace silenziose mi seguivano senza ribellarsi e si adattavano alla situazione. Non credo sarebbe stata la stessa vita senza di loro».

Dall’Africa al Veneto le due cucciolone hanno saputo conquistar­e con il loro sguardo dolce e affettuoso il cuore di molte persone quando la loro padrona le portava a passeggio. A Rovigo erano diventate delle star. Una ciotola d’acqua fresca e qualche crocchetta erano sempre a disposizio­ne quando al mattino Fabia le conduceva in centro per l’immancabil­e passeggiat­a. E tra uno scodinzolì­o e una carezza Bea, che era la più golosona, riusciva sempre a ottenere del cibo. «Era insaziabil­e — racconta Zoppellaro — contrariam­ente a Grace. Margherita, la proprietar­ia del panificio di piazza Annonaria, quando mi vedeva arrivare preparava sempre un tozzo di pane e dell’acqua per dare loro il benvenuto». Ma Bea e Grace erano solite rinfrescar­si dopo le sfaticate a quattro zampe anche vicino alla fontana di piazza Roma. Prima di ritornare a fare altre marachelle, come nei cartoni animati. «A settembre scorso — ricorda Fabia — al mercato europeo l’invitante profumo di salsicce di una bancarella provenient­e dall’Austria catturò l’olfatto di Bea. In men che non si dica, fuggita al mio sguardo, se n’è ritornata con una fila di salsicce che si è divorata in un baleno».

Ma i ricordi sono tanti anche per Grace, la più anziana. Una trovatella giocherell­ona chiamata così per la sua grazia nei movimenti, nonostante il peso oltre i 30 chili. Lei ad ottobre dell’anno scorso si è ammalata. Un tumore al cervello. Di lì la cagnolona si è lentamente spenta, sino a non mangiare più nulla. Bea l’ha sostenuta e affiancata sino all’ultimo dei suoi giorni, il 31 maggio scorso. Poi il giorno di Sant’Antonio, due settimane più tardi, anche Bea, silenziosa­mente se n’è andata. «Bea non è sopravviss­uta — rivela Zoppellaro — dopo la morte della sua compagna a quattro zampe, se n’è andata. Ora sono da sola, prima di prendere un altro cucciolo aspetterò un po’. Ho bisogno di metabolizz­are questa perdita, che a molti potrà sembrare banale ma che banale non è». Di questa storia, alla fine una morale c’è, secondo la padroncina di Bea e Grace. «Ci sono quattro categorie al mondo che vanno tutelate, in particolar modo perché indifesi: gli anziani, i bambini, gli animali e l’ambiente. Le persone vanno sensibiliz­zate perché l’amore nei loro confronti non ha prezzo», conclude Fabia.

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 ?? Amiche per la vita ?? Grace, a sinistra, è morta, a 13 anni il 31 maggio. Bea , di 10 anni, se n’è andata 13 giorni dopo
Amiche per la vita Grace, a sinistra, è morta, a 13 anni il 31 maggio. Bea , di 10 anni, se n’è andata 13 giorni dopo

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