Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Troppi alloggi occupati residenti armati di fischietti per poter dare l’allarme
Rione Pertini, la guardia di chi vive in palazzine con case vuote
MESTRE Qualcuno tenta di occupare un’altra casa? Nel rione si aggirano sospetti ladri d’appartamento? Ora, c’è il fischietto che allerta tutto il quartiere.
Il Comitato di cittadini del rione Pertini si organizza per evitare irruzioni in case vuote e per tutelare i residenti dalla microcriminalità. «Stiamo distribuendo trecento fischietti, si possono portare come braccialetti, fanno tanto rumore, dovrebbero mettere in fuga i delinquenti». Giorgio Rocelli, presidente settantunenne del Comitato di quartiere, ieri, mentre parlava di fronte alla commissione consiliare Sicurezza, agitava il bracciale-fischietto, ultima iniziativa per aumentare la sicurezza in un’area della prima periferia mestrina dove vivono 5 mila persone in 700 alloggi pubblici. I problemi del quartiere sono tanti, ci sono le strade colabrodo, la piazza degradata e i palazzi lasciati nell’incuria. «Vivo qui dal 1984 e i condomini cadono letteralmente a pezzi - ha raccontato Donato Chiarin - dal terrazzo sopra il mio franano pezzi». Il problema più serio, come al Circus di Chirignago e in via Case Nuove a Marghera, sono le occupazioni abusive, spesso da parte di famiglie di origini sinti o rom. A fine anno erano 14, mappate dal Comitato, ma l’8 giugno ne sono state sgomberate 3. «Il mio compito nel condominio è fare il guardiano di sei case vuote ma non diamo solo la colpa ai rom, è pieno di italiani che si comportano male», ha detto Armando Cancellada davanti ai consiglieri. E’ lui che passa il tempo monitorando via vai e passaggi sospetti intorno alla palazzina dove vive. Da anni gli abitanti del quartiere, una grande colata di cemento dei decenni del boom edilizio, chiedono che l’amministrazione intervenga per rendere più vivibile strade e palazzi, poi stanchi di protestare hanno deciso di rimboccarsi le maniche. «O lasci correre, o fai qualcosa ha continuato Rocelli - Siamo passati dalle proteste alle proposte e iniziato ad interloquire con il Comune, la situazione è un po’ migliorata ma noi vogliamo ridisegnare il quartiere a dimensione umana». Per farlo, servirebbero però nuovi residenti («giovani e che pagano l’affitto», ha sottolineato) e magari un po’ di colore. «Riempiamo il grigio dei palazzi di murales - ha concluso - così la gente potrebbe dire: andiamo a vedere il quartiere dei murales». Uno dopo l’altro, ieri nella sala del centro civico, gli abitanti, quasi tutti pensionati, hanno testimoniato la fatica («c’è chi occupa e poi subaffitta le case, qualcuno ha anche aperto la sede legale di un ingrosso d’auto», hanno detto), la voglia di riscatto e l’orgoglio del vivere in una zona disagiata di fronte ai consiglieri comunali della commissione Sicurezza, all’assessore Giorgio D’Este (Polizia municipale) e al commissario dei vigili Gianni Franzoi, accolti in pompa magna con servizio di accoglienza in parcheggio e gazebo. Addirittura, prima di lasciare il microfoni ai politici, gli abitanti hanno regalato loro una targa del Comitato. «Grazie per l’impegno - ha detto D’Este - la situazione è sotto controllo grazie a voi». Ieri, non c’è stata polemica tra maggioranza e opposizione e alla richiesta dei cittadini di avere telecamere e parcheggi (il Comune ha già finanziato l’asfaltatura delle strade e la sistemazione della piazza) nessuno ha detto no. «Oggi ci avete dato una lezione di civiltà», ha detto il fucsia Maurizio Crovato. Ha aggiunto l’onorevole Nicola Pellicani (Pd): «Presidio del territorio, vivibilità e rigenerazione vanno di pari passo, inoltre va garantita la certezza della pena in caso di reati».
Silvana Tosi (Lega) fino al 2000 ha vissuto in quartiere, «le case vanno assegnate e non sigillate, date a persone per bene e serve un agente di quartiere», ha detto. Un intervento che ha sortito il plauso del consigliere 5s di Favaro, Claudio Giubbilo: «Apprezzo molto le sue proposte».
Rocelli Ci siamo rimboccati le maniche Vorremmo ridisegnare il quartiere
D’Este La situazione è sotto controllo grazie al vostro impegno
La denuncia
«C’è chi occupa e poi subaffitta: hanno aperto la sede legale di un ingrosso d’auto»