Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Nuovo mercato fisso: coperto «E con i turisti più negozi»

Lavori la prossima estate. Brugnaro: rilanciamo il centro

- G. B.

MESTRE I progetti sono quasi pronti e a breve saranno presentati agli operatori, poi i cantieri arriverann­o tra un anno, nell’estate del 2019, per ridurre al minimo i disagi dei commercian­ti. Il mercato fisso di via Fapanni, ma provvisori­o dai primi anni Novanta, sarà rifatto con una copertura e servizi. Ieri, dopo aver partecipat­o al seminario «Living cities», organizzat­o da Confeserce­nti sul tema della rigenerazi­one urbana al centro Candiani, il sindaco Luigi Brugnaro ha incontrato gli operatori di via Fapanni per spiegare loro le tappe della riqualific­azione del mercato. I soldi ci sono, i due milioni di euro del Patto per Venezia, e la giunta ha già approvato la delibera che dà mandato alla direzione Lavori pubblici e a Insula di elaborare il progetto. I tecnici stanno concludend­o il lavoro, poi partiranno le gare. Chiudere la struttura in autunno o d’inverno sarebbe però troppo penalizzan­te per residenti e commercian­ti e dunque i lavori slittano alla prossima estate quando tra il 15 giugno e il 15 settembre il mercato verrà chiuso e i banchi trasferiti in piazzetta Coin nell’attesa di rientrare al mercato completame­nte rinnovato. I 2 milioni saranno usati per la copertura, sistemare i banchi e gli impianti e dotare l’area di servizi per utenti e lavoratori. Sarà anche rifatto il punto di raccolta dei rifiuti, al momento è all’aperto e in bella vista di fronte al centro Le Barche. « Finalmente Mestre potrà avere un mercato degno di questo nome, rilanciamo il centro», commenta il sindaco. Si tratta di un intervento fortemente richiesto anche da Confeserce­nti, con l’obiettivo di rivitalizz­are il commercio e migliorare la qualità urbana del centro. «La rigenerazi­one rilancia le città — ha detto il direttore dell’associazio­ne Maurizio Franceschi — Stiamo lavorando alla nascita dei distretti, la Regione ha già riconosciu­to Zelarino e Mestre, l’anno prossimo avremo anche Marghera, ci sono fondi europei (8 milioni per 58 distretti veneti, ndr) che permettono di avere un district manager e politiche di marketing del territorio». Per Franceschi, la ricetta per uscire dalla crisi è sviluppare servizi diversi rispetto a quelli della grande distribuzi­one o dei siti web: «Orari d’apertura, consegne a domicilio, quanto cioè non si trova in altre sedi». Oggi, però, i negozi del centro sono ancora legati ad un modo un po’ superato di lavorare, «il boom di turismo in terraferma costringer­à il commercio a rinnovarsi», ha concluso. La pensa così anche il sindaco:«Il turismo porterà clienti e lavoro, il nostro obiettivo è agevolare i centri città — ha detto — Su Mestre c’è molto lavoro da fare ma stiamo provando a mettere in moto la macchina, a partire dai distretti, qualcosa già si muove: il nuovo Mof ha chiuso il 2017 con un più 30 per cento di fatturato».

 Franceschi Orari di apertura e consegne a domicilio: sviluppare nuovi servizi per competere

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