Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Cairo: «Investiamo sulla qualità»

«La 7 e Rcs, vince l’informazio­ne»

- Zambon

STRA (VENEZIA) La tv è morta, si è detto con l’avvento della pay tv, da Netflix ad Amazon Prime in poi. Viva la tv, verrebbe da dire a sentir snocciolar­e i dati costanteme­nte in crescita di La7. La trasformaz­ione profonda dei palinsesti e degli ascolti televisivi ha definitiva­mente demolito il duopolio Rai-Mediaset mentre, intanto, emergeva La7 che, ormai, è sul podio del prime time con Rai 1 e Canale 5.

Il racconto della trasformaz­ione ieri sera, a Villa Foscarini Rossi di Stra, ai confini fra Padova e Venezia, per bocca dell’editore Urbano Cairo che ha deciso per una doppia data veneta di «La7 Roadshow»: Verona e Venezia-Padova. Un evento per raccontare i numeri (tutti in crescita) del canale televisivo ai maggiori imprendito­ri veneti. E il parterre dell’imprendito­ria era quello delle grandi occasioni. C’erano, fra gli altri, Vladimiro Carminati, amministra­tore delegato di De Longhi, Mario Moretti Polegato di Geox e il figlio Enrico, Carlo Pizzocaro, titolare di Fidia Farmaceuti­ci, Andrea Tomat di Lotto, Liliana Carraro e Chiara Rossetto dei Molini Rossetto, Matteo Zanetti di Segafredo System.

A trainare la rete televisiva che ha stregato milioni di telespetta­tori con serie come Grey’s Anatomy, però, è soprattutt­o la qualità dell’informazio­ne giornalist­ica. Ultima cartina di tornasole, se mai ce ne fosse stato bisogno, sono stati gli ultimi mesi al cardiopalm­a politico. Sì, perché le elezioni del 4 marzo prima e il travaglio infinito con colpi di scena quirinales­chi per la nascita del governo legastella­to, ha aumentato il numero degli italiani davanti al piccolo schermo. Non ha bisogno di presentazi­oni il brand #maratonaMe­ntana, hashtag fra i più diffusi che ben racconta, però, l’affezione per un’informazio­ne televisiva, con buona pace dello strapotere dei social network. Le dirette in tempo reale, le tirate d’orecchie altrettant­o istantanee ai suoi trafelati inviati dell’Enrico nazionale sono il paradigma del successo della rete.

«Lilli Gruber, Enrico Mentana, Andrea Purgatori, Giovanni Floris, Corrado Formigli — ha scandito ieri Cairo — sono la dimostrazi­one che gli italiani apprezzano e cercano l’informazio­ne che arriva da giornalist­i liberi e credibili». In realtà tutto si tiene, lo si è raccontato ieri parlando di investimen­ti pubblicita­ri, ma l’istantanea del pubblico de La7 racconta una parte di paese minoritari­o ma influente. I due numeri, presentati da Uberto Fornara (ad di Cairo Communicat­ion) e su cui si è battuto sono questi: l’età media del pubblico della

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 ??  ?? RoadshowIn alto, in grande, Urbano Cairo mentre parla dal palco. Sotto, da sinistra, con Mario Moretti Polegato, Andrea Tomat e Alessandro Russello (Errebi)
RoadshowIn alto, in grande, Urbano Cairo mentre parla dal palco. Sotto, da sinistra, con Mario Moretti Polegato, Andrea Tomat e Alessandro Russello (Errebi)

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