Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
B&b sospetti, seicento segnalazioni Task force dei vigili: 20 agenti in più
Mar: nuovo sito per dare informazioni ai turisti. L’Ava: più legalità e chiarezza
VENEZIA Segnalano bed&breakfast in cui non risiedono i titolari, come invece prevederebbe la legge. Oppure appartamenti affittati ai turisti che non si trovano sul sito del Comune. E non lasciano passare anche quegli «strani» viavai in condomini dove in teoria vivono solo residenti. In tutto, le segnalazioni dei veneziani sulle strutture «sospette» sono arrivate a quota seicento, quando a fine marzo erano 479. Merito del portale GeoIDS, attivo da poco più di un anno, e che permette di visualizzare su una mappa georeferenziata dove sono tutte le attività ricettive, regolarmente registrate per il pagamento della tassa di soggiorno, e dove chiunque può comunicare con l’amministrazione. «Da quando è stato attivato il portale, abbiamo ricevuto 600 segnalazioni di irregolarità che vengono verificate da una task force dedicata», ha annunciato ieri l’assessore al Turismo Paola Mar all’assemblea sociale di Ava (Associazione veneziana albergatori), che si è tenuta all’hotel Ca’ Sagredo.
A verificare la fondatezza delle segnalazioni sono i vigili, che hanno già controllato 193 segnalazioni. «Il lavoro prosegue - commenta Marco Agostini, comandante della polizia municipale - oggi (ieri, ndr) ho anche firmato un bando interno per potenziare questo tipo di servizi». Agostini ha chiesto se, tra i suoi operatori, venti siano disponibili a passare al settore tributi, edilizia e commercio, che in questo momento è a corto di personale (in centro storico sono appena 4) a fronte di una mole di lavoro non da poco: «Per questo abbiamo deciso di aumentare il personale», sottolinea Agostini.
Il sito è attivo dall’8 giugno 2017 e ha largamente superato i 15 mila accessi. Tra le 193 segnalazioni già lavorate dalla polizia municipale, 38 hanno portato a scoprire altrettante strutture completamente abusive, 102 invece erano troppo generiche o relative ad attività in regola, le altre sono ancora in fase di verifica. A breve, oltre alla task force dei vigili, ce ne sarà anche una di Veritas per stanare i «furbetti dei rifiuti» tra chi opera nella filiera turistica. Di recente, l’azienda che si occupa della gestione dell’acqua e delle immondizie ha incontrato le associazioni di categoria di ristorazione, alberghi, b&b, locazioni turistiche e commercio per illustrare come vanno conferiti i rifiuti in centro storico e per annunciare una stretta nei controlli e nelle multe. «L’anno prossimo sarà un anno determinante in questo ambito», ha detto il direttore di Veritas Andrea Razzini. L’azienda ha ispettori ambientali che effettuano verifiche e sanzionano chi sgarra, ma saranno affiancati da altri dipendenti. «Per essere più efficaci», ha concluso Razzini.
Oltre ai controlli di vigili e Veritas, l’amministrazione ha deciso di migliorare le informazioni per i turisti con un sito ad hoc. «È importante dare messaggi corretti e informazioni chiare - ha spiegato Mar - Il turismo è una risorsa, non un problema per la città: dei 39 interventi di governance, 16 sono stati realizzati e gli altri già avviati». Tra quelli «avviati» ci sono i sensori e le telecamere per contare arrivi e presenze e al bando di Venis sono arrivate sei manifestazioni di interesse. «Entro la fine dell’anno, il bando per la posa vera e propria», ha concluso l’assessore. Anche il presidente dell’Ava Vittorio Bonacini ha sottolineato l’impegno contro l’abusivismo: «Non può esistere qualità senza legalità», ha spiegato. E anche lui ha affrontato il tema del danno d’immagine creato dalle polemiche sul turismo: «L’unico risultato è aver dato al mondo un’immagine distorta di Venezia».
Multe
Su 193 verifiche, 38 strutture sono risultate abusive