Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Veterani, giovani, più votati nella squadra di Cereser Il centrodestra litiga ancora
SAN DONÀ DI PIAVE Per i nomi degli assessori è ancora presto, ma il progetto politico per i prossimi cinque anni di San Donà è già definito. Intanto, tra le file degli sconfitti, continuano gli strascichi della faida tra Francesca Zaccariotto e Gianluca Forcolin e quindi tra le formazioni che sostenevano Oliviero Leo e Francesca Pilla. Ieri, dopo un lunedì strette di mano, il sindaco si è concesso una breve tregua. «Quando tornerà ogni lista gli presenterà una serie di nomi giudicati adatti ai diversi incarichi, l’ultima parola spetta a lui — spiegavano i responsabili della campagna quanto i vertici della coalizione — per ora non si è mai parlato di come ripartire gli assessorati».
Nessun accenno neppure alle cariche di presidente del consiglio comunale e vicesindaco. «Preferirei che il Pd ottenesse una delega rilevante, piuttosto che una carica prestigiosa — sottolineava Sandra Sandre, segretario del partito — nei prossimi 5 anni si giocheranno partite importanti, ed è necessario che la squadra di governo sia formata attorno alle migliori competenze». Nomi già noti che si affiancheranno ai volti più giovani, tenendo come prima indicazione i risultati elettorali: il Pd si aggiudicherà sei consiglieri, la civica Cereser sindaco quattro, Cittàinsieme tre, La Frazione uno. Questo sulla carta, ma non è detto che la nuova giunta rispetti questi equilibri: «Cinque anni fa — ricorda Sandre — non è stato così: con nove consiglieri, avevamo solo due assessori». Con ogni probabilità si parlerà ancora di sei assessorati, ed è facile immaginare dei ruoli per i veterani Chiara Polita (La Frazione) e Roberto Battistella (Cittàinsieme), capilista e tra i più votati. Tante le preferenze anche per Daniele Terzariol (Pd), Silvia Lasfanti (Cittàinsieme), Lorena Marin e Francesco Rizzante (Pd).
Nel centrodestra continuano le schermaglie: Leo ha ricordato come, alla candidatura di Corradini non fosse stata imposto alcun accordo di incarico e risponde così alle accuse dei giorni scorsi; Francesca Pilla invece lo invita « ad una pausa di riflessione». Michele Celeghin, coordinatore provinciale di Forza Italia, ha voluto precisare che non sono state date indicazioni di voto contro Pilla: «Abbiamo cercato la coalizione con Pilla, loro non hanno voluto. Rammaricarsi è umano, perseverare diabolico».