Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Pd metropolitano, assemblea quasi deserta: arriva il commissario
VENEZIA Dovevano decidere chi traghetterà il Partito democratico metropolitano al congresso ma l’Assemblea metropolitana non ha raggiunto il numero legale e ora i dem veneziani sono sulla strada del commissariamento. Lunedì c’erano solo in 56 persone, nemmeno la metà del numero minimo di presenti necessario per poter procedere con i lavori. «Siamo 226, 114 è la soglia del numero legale ma eravamo meno della metà — spiega Emanuele Rosteghin, presidente dell’Assemblea metropolitana — Abbiamo preso atto, non senza amarezza,
Scattolin Ci sono molte persone brave e competenti, confido si guardi al bisogno dei cittadini
della situazione: ho avvisato il regionale e chiediamo il commissariamento in vista del congresso». Lo scorso 4 marzo, con le dimissioni dell’ex segretaria metropolitana Gigliola Scattolin, dopo la sconfitta alle elezioni politiche, in realtà i dem erano già sulla strada del commissariamento e lunedì l’assemblea avrebbe dovuto nominare i reggenti per evitare l’arrivo di «uomo» esterno. «Abbiamo convocato la riunione dopo il ballottaggio per senso di responsabilità —continua Rosteghin — i numeri di ieri sono un campanello d’allarme, purtroppo c’è disaffezione alla militanza». Il presidente, che domani entra in consiglio comunale a Venezia al posto del senatore Andrea Ferrazzi, non getta però la spugna: «Bisogna ripartire, portare nuova linfa vitale». Rammaricato Bruno Pigozzo, consigliere regionale che avrebbe dovuto guidare il periodo di reggenza. «Avevo dato la mia disponibilità a traghettarci verso il congresso a patto che ci fosse collegialità, che tutti fossero d’accordo — spiega — Sono arrivato all’assemblea e ho preso atto che non c’erano le condizioni, dispiace, poteva essere un punto di sintesi per ripartire, dovrà farlo ora il commissario, in ogni caso io ci sono e ritengo che non si possa buttare tutta l’esperienza dem a mare». Scattolin, dopo le dimissioni, ha scelto di
Rosteghin Abbiamo preso atto della situazione con amarezza. Guida esterna per il congresso
farsi da parte ma resta convinta il Pd possa uscire dal tunnel in cui è piombato con le elezioni politiche e amministrative. «Nel Partito democratico metropolitano ci sono molte persone competenti e brave, confido che si guardi ai bisogno dei cittadini, si parli di più del nostro territorio senza fare da specchio a linee e scelte del nazionale e nel farlo si anticipino i fatti alle parole — dice — Io continuo a sperarci». Detto questo, aggiunge, «convocare le assemblee oggi consta molto lavoro, non è facile coinvolgere le persone».