Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Bpvi e l’ipotesi di un processo-bis per distrazione dei fondi
VICENZA Si profila un «processo Bbvi-bis» in tribunale a Vicenza. Se, come capitato per Veneto Banca, anche per la Popolare berica dovesse essere dichiarato lo stato di insolvenza, la procura è pronta ad aprire un’inchiesta per bancarotta. Ma in questo caso, con il procedimento per aggiotaggio e ostacolo all’attività di Vigilanza che attualmente già si trova in fase di udienza preliminare (imputati l’ex presidente Gianni Zonin e i vertici dell’epoca), la nuova accusa seguirebbe un percorso giudiziario indipendente. Tradotto: in futuro si potrebbe aprire un nuovo processo nei confronti di ex manager della banca, ai quali i pm Gianni Pipeschi e Luigi Salvadori imputerebbero il reato della bancarotta. Il condizionale è d’obbligo, perché il collegio presieduto dal giudice Giuseppe Limitone - al quale si è rivolta la procura - ha deciso di disporre una consulenza tecnica per chiarire al 25 giugno 2017, data della messa in liquidazione, la banca fosse già da considerarsi «decotta». Ci vorrà del tempo perché i periti sciolgano tutti i nodi. La decisione se dichiarare o meno lo stato di insolvenza, quindi, potrebbe arrivare a dicembre. E soltanto a quel punto i pm sapranno se ci sono o meno le basi per contestare il reato della bancarotta. (a.pri.)