Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
M5s « indaga» sugli spettacoli annullati Dubbi su Home
Concerti annullati a San Giuliano, sale la polemica per il flop del Venice summer festival. «È l’ennesimo fallimento di questa amministrazione», dice il senatore pd Andrea Ferrazzi. «Servono chiarimenti», sbotta il consigliere 5s Davide Scano che ieri ha presentato un interpellanza. «Se davvero l’evento salterà — scrive — chi risarcirà il danno, anche morale, di chi ha creduto ai proclami entusiastici della giunta? È stata forse depositata presso il Comune e gli altri organi competenti la richiesta con tutta la documentazione necessaria per la manifestazione?». Scano chiede spiegazioni anche riguardo alle riunioni che si sono tenute per l’evento, («Quanto sono costate?») e se Vela nella sua indagine di mercato per trovare soggetti per organizzare manifestazioni ha contattato professionisti del settore. «Come e quanto è durata l’attività di ricerca? — continua — Quali e quanti soggetti sono stati raggiunti e coinvolti?». Per organizzare un festival al parco di San Giuliano e non rischiare la bancarotta, per le dimensioni del parco, servono grandi nomi dello spettacolo che portino un pubblico come è stato per l’Heineken Jammin’ Festival, ossia più di 50 mila persone a sera. Un palco, ad esempio, come quello dove suonarono i Pearl Jam o Vasco Rossi costa circa 300 mila euro di noleggio a cui vanno aggiungi i costi della security, della segnaletica (circa 35 mila euro), per l’assistenza sanitaria (altri 15/20 mila), le fideiussioni a garanzia del ripristino del parco e spese accessione come vigili e forze dell’ordine che ora sono a carico degli organizzatori. Calcolatrice alla mano, la serata di sabato 28 luglio con Kygo, Chris Willis e il gruppo Elbow sarebbe costata più di un milione di euro (solo Kygo ne chiede quasi 500 mila): con i biglietti a 29,90 euro (50 in area vip) servivano almeno 40 mila persone, ma i rumors dicono che gli spettatori paganti fossero molto meno. «Dopo tre anni la politica degli annunci sta lasciando il passo alla incapacità gestionale, organizzativa e di programmazione — dice Ferrazzi — Come risposta a questo fallimento la giunta continua con gli annunci comunicando che nel 2019 si farà da noi ciò che da tempo si fa a Treviso». Il Comune ha infatti firmato un accordo con la Home Entertainment per nove anni. (g. b.)