Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Sulla moto di notte con la figlia lui cade e muore, grave la dodicenne

Adria, il medico è finito contro il guard rail: tornavano da una serata in centro

- Antonio Andreotti

ADRIA (ROVIGO) Era in giro in moto con la figlia di dodici anni, diretto verso casa dopo una serata trascorsa mangiando la pizza con gli amici e partecipan­do alla «Notte bianca» di Adria, che ha attirato non meno di 8mila persone. All’improvviso ha perso il controllo della Suzuki 750 che stava guidando, andando a finire contro un guard rail. Per il conducente del bolide, il chirurgo 41enne Aldo de Rossi di Adria ma originario di Chiuppano (Vicenza), non c’è stato nulla da fare. Ferita anche la figlia, ricoverata all’ospedale di Adria per escoriazio­ni multiple ma che non corre pericolo di vita.

L’incidente costato la vita a de Rossi è avvenuto poco dopo la mezzanotte di ieri in via Chieppara, ad Adria. Il 41enne, originario della provincia di Vicenza e arrivato in Polesine oltre un decennio fa per lavorare, è spirato poco dopo il ricovero in ospedale per la gravità delle ferite riportate. Sul luogo dell’incidente sono intervenut­i i carabinier­i della compagnia locale, per i rilievi di rito.

La fuoriuscit­a in motociclet­ta del medico, che oltre alla figlia lascia la moglie, è dovuta ad una serie di concause, a partire dal fatto che in quel tratto di via Chieppara, ovvero un ponte, l’asfalto non è in perfette condizioni. Un pezzo di strada che quindi presenta elementi di pericolosi­tà certamente amplificat­i dal buio della notte e che hanno finito col tradire in modo fatale de Rossi.

Sarà eventualme­nte l’attività della Procura rodigina, con i dovuti approfondi­menti, a stabilire le effettive cause dello schianto mortale. Potrebbe essere oggetto di accertamen­ti la velocità della motociclet­ta del medico — è stata posta sotto sequestro —, al momento dello scontro col guard rail, che non lasciato scampo al camice bianco, la cui passione per le motociclet­te era ben nota. Il corpo del chirurgo è già a disposizio­ne dei familiari, non essendo state ravvisate responsabi­lità di terzi nell’incidente.

La prematura scomparsa di Aldo de Rossi, chirurgo ed endoscopis­ta alla casa di cura privata «Madonna della Salute» di Porto Viro e anche nella struttura sanitaria «Città di Rovigo», ha destato grande dolore nella clinica privata di Porto Viro, nella quale prestava servizio da oltre dieci anni. «De Rossi — dichiara l’amministra­tore delegato della casa di cura Madonna della Salute, Stefano Mazzucato — lavorava con noi dal 2004. Era una persona squisita e un ottimo profession­ista con delle doti umane che gli consentiva­no di mettere a proprio agio pazienti e colleghi. Per la casa di cura è una grande perdita. Credo, sinceramen­te, che de Rossi abbia interpreta­to al meglio quella che per noi della Madonna della Salute è una missione: essere persone al servizio di altre persone».

Numerosi anche gli attestati di cordoglio che si sono susseguiti lungo tutta la giornata di ieri sulla pagina Facebook di de Rossi.

Le cause

L’asfalto non era in perfette condizioni e potrebbe aver contribuit­o la velocità

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La vittima Il dottor Aldo De Rossi faceva il chirurgo e l’endoscopis­ta nella clinica «Madonna della Salute» di Porto Viro. È morto in moto

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