Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Niente eroina sospetto fermato con bicarbonato
Spariti gli spacciatori, sequestrate le partite di eroina, non si placa la fame dei tossicodipendenti mestrini. E qualcuno, vista l’assenza di concorrenza, deve aver pensato di approfittarne, senza troppi scrupoli e a basso costo.
Venerdì, poco dopo le 14, una pattuglia del commissariato ha sorpreso un uomo di origine straniera che camminava lungo via Col di Lana con aria sospetta. Alla vista dell’auto della polizia l’uomo ha iniziato a guardarsi continuamente le spalle, a camminare in modo irregolare. Tanto è bastato per convincere gli agenti che lo straniero nascondesse qualcosa. Fermato, il sospetto era privo di documenti ma nei pantaloni nascondeva due involucri di plastica blu pieni di una sostanza indefinita. L’uomo è stato accompagnato in questura, dove è stato identificato come A.W., tunisino di origini magrebine, di trent’anni e in Italia senza fissa dimora. La «merce» che nascondeva nelle mutande, sottoposta a narcotest, è risultata essere semplice bicarbonato, che il trentenne evidentemente sperava di spacciare ai tossicodipendenti in carenza da eroina. Già nei giorni scorsi, dopo la retata, diversi «clienti» dei pusher di via Piave avevano previsto il ritorno degli spacciatori magrebini, che controllavano la zona prima della mafia nigeriana. Tanti, però, avrebbero semplicemente cambiato zona, rifornendosi nelle piazze di Marghera e della Marca trevigiana. (gi.co.)