Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Eri il mio tutto, ti amerò sempre» Il dolore della compagna su Facebook

- Luciana Milvana Citter Giacomo Costa

«Quando credi che nella vita non ci sia felicità e non ti aspetti più niente ... Ma invece arrivi tu dolce amore mio Eros mi hai reso serena e felice per questi due anni e mezzo passati con te... Tu sei stato li mio angelo custode il mio tutto e tutto quello che avevo eri tu... Io ero per te tutto ero il tuo amore ed eri sereno felice ... Ma il destino ha voluto diversa-mente ci ha voluti separare da questo tragico incidente mio dio quanto mi manchi e mi mancherai... So solo che anche da lassù mi pro-teggerai perchè questa era la cosa per te più importante... Ti amo e ti amerò sempre. Ti porterò sempre dentro di me nel mio piccolo cuore». da poco tempo aveva preso il brevetto per pilotare gli elicotteri, come risultereb­be dai primi accertamen­ti e dalle dichiarazi­oni dei testimoni. A confermarl­o è anche il presidente del club, che ha assistito in diretta alla tragedia: «Fin da subito abbiamo capito che l’elicottero aveva troppa potenza, il motore è andato subito fuori giri – spiega Kustatsche­r -. Sono corso alla radio, avrò impiegato una decina di secondi per arrivarci e l’ho chiamato. Gli ho chiesto se si era reso conto di avere troppa potenza e lui mi ha confermato di avere i giri troppo alti. Gli ho detto di attivare il meccanismo automatico che li riduce, ma credo sia andato in panico e penso che invece che abbassare la potenza, l’abbia portata al massimo». Per questo il motore sarebbe andato oltre i limiti struttural­i provocando la caduta dell’elicottero. A stabilire se la causa dell’incidente sia stata proprio una manovra sbagliata di Antoniazzi o un guasto del velivolo, di proprietà del presidente del campo volo, sarà la perizia. Intanto a Motta di Livenza è il momento del lutto.

Antoniazzi era molto conosciuto, gestiva con le sorelle l’omonima azienda di autotraspo­rti ereditata dal padre Giuseppe, scomparso nel 2006. Era lui stesso a guidare i pullman della ditta, non solo nel trasporto scolastico o turistico, ma anche per alcune squadre di calcio. Era l’autista anche del VeneziaFc che ieri l’ha ricordato nella sua pagina Facebook: «Il suo sorriso e la sua positività mancherann­o a tutti.Siamo sicuri che Eros continuerà a seguirci e a tifare i nostri splendidi colori per sempre». Le sorelle, distrutte dal dolore si sono chiuse nel silenzio. «Parlava sempre del volo, e quando lo faceva si capiva che lassù era felice – lo ricorda l’amico e coetaneo Ilario Daneluzzi, assessore comunale -. Eros era una persona solare e schietta, perdiamo un grande amico».

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