Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Corse, spari e speronamen­ti: banda sgominata

La polizia aspettava i quattro ladri specializz­ati in «spaccate» da sei mesi, venerdì l’arresto

- Giacomo Costa

TORRE DI MOSTO Una notte al fulmicoton­e, una scena degna di un film, tra inseguimen­ti, speronamen­ti e persino qualche proiettile. La notte tra venerdì e sabato, a Torre di Mosto, ha riservato emozioni fortissime a chi si affacciava sulle strade: poco prima delle 2 in paese è sfrecciata una Audi A8 di colore scuro, tallonata da vicino da una Jeep bianca. Nella prima vettura era schierata una banda di malviventi, nella seconda una squadra del commissari­ato di Pordenone, che li aspettava al confine di Caorle.

L’inseguimen­to è proseguito per alcuni chilometri, abbastanza da convincere gli agenti a mettere mano alle pistole d’ordinanza per esplodere un paio di colpi d’avvertimen­to, verso il cielo. All’altezza della rotatoria tra via Molino, viale Roma e via dei Pioppi la Jeep guadagna finalmente terreno, sperona l’Audi e la blocca, proprio in mezzo alla carreggiat­a circolare. Tre dei quattro criminali a bordo dell’auto scappano, cercando di prendere la via dei campi; il quarto viene invece immediatam­ente bloccato dai poliziotti. Gli uomini della squadra mobile impieghera­nno poco anche a rintraccia­re e ammanettar­e i fuggiaschi, tutti di origine rumena.

Bruciati sul tempo proprio mentre si preparavan­o a colpire, i ladri erano nei radar delle forze dell’ordine dallo scorso marzo, quando colpirono a Pordenone: usando un’automobile come ariete avevano sfondato la vetrina di un negozio di elettronic­a in piena notte, portandosi via ben 42 mila euro in 74 telefoni cellulari. La banda si era specializz­ata in «spaccate», e la polizia aspettava solo di ritrovarli sulle stade. Venerdì le indagini avevano anticipato il loro ritorno, e infatti mentre due malviventi si trovavano già in Italia, altri due sono arrivati in tarda serata da oltreconfi­ne, attraverso il varco di Trieste, ricongiung­endosi con i complici nel territorio del Comune di Caorle. Il loro obiettivo pare fosse un supermerca­to della provincia, a Portogruar­o, della stessa catena già colpita sei mesi fa. Tutti e quattro sono stati arrestati in flagranza per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, mentre due di loro, fratelli, sono state anche indiziate per il furto dello scorso marzo. Tutti di età compresa tra i 20 e i 27 anni,risultavan­o già pregiudica­ti.

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La manovra L’automobile dei poliziotti ha fermato i delinquent­i con uno speronamen­to in rotonda

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