Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Fabris: «Storica Croazia tiferà la nazione intera»

- Matteo Valente

TREVISO Le prime partite dell’avventura mondiale della sua Croazia le ha seguite da Tarragona, in Spagna, dove ha vinto l’oro del volley ai Giochi del Mediterran­eo. Oggi, però, sarà a Rijeka circondata dagli amici pronti a vivere un vero appuntamen­to con la storia. Samanta Fabris, 26 anni, opposto dell’Imoco Conegliano, crede nell’impresa della sua Croazia nella storica finale che vale la vittoria della Coppa del Mondo di calcio. Dopo aver centrato la semifinale nel 1998, ora la squadra guidata da Zlatko Dalic vuole portare quattro milioni di concittadi­ni sul tetto del mondo.

Samanta, è arrivato il giorno della finale. Come stai vivendo questa attesa?

«Come tutti i croati sono fiera di quanto ha fatto la nostra Nazionale. Sono appena rientrata a casa e c’è fibrillazi­one per la partita: non si parla d’altro, per la Croazia è la prima finale della storia. Tutto il Paese è unito come mai ho potuto vedere, siamo davvero felici. C’è un’euforia generale sia nella mia famiglia che in tutto il resto della Nazione».

Dove vedrai la partita?

«Ci siamo organizzat­i con diversi amici per vederla assieme qui a Rijeka, ci saranno con noi anche tanti italiani che tiferanno Croazia. In questi giorni ho ricevuto un sacco di messaggi di sostegno, diciamo che tanti italiani tiferanno per noi».

Hai seguito tutte le gare del Mondiale?

«Durante il girone ero impegnata con la nazionale di pallavolo ai Giochi del Mediterran­eo in Spagna e una partita l’ho persa perché stavamo giocando. Ma per il resto le ho guardate tutte, con grande partecipaz­ione, specie dopo la qualificaz­ione alla fase a eliminazio­ne diretta».

Quale però ti ha fatto emozionare di più?

«Diciamo che partite facili non ne abbiamo avute nemmeno tante, e tutte le gare sono state abbastanza tirate. Mi sono informata e guardando i minutaggi in pratica abbiamo giocato una partita in più della Francia, visti i supplement­ari e i rigori. Ma questa squadra è cresciuta partita dopo partita».

Qual è il segreto di questa Croazia secondo te?

«Penso che dopo le difficoltà iniziali, dalla gara con la Russia ci sia stata la svolta. Lì poteva finire tutto, e invece abbiamo capito che ce la possiamo fare e siamo scesi in campo per giocarci le nostre carte. Siamo una squadra capace di reagire, ma soprattutt­o un gruppo che ha dimostrato di saper soffrire».

C’è una vera favorita in questa finale mondiale?

«Direi la Francia e non per scaramanzi­a. Non penso che qualcuno potesse immaginare di trovare la Croazia in finale al Mondiale, invece ci siamo. Però parliamo sempre di una finale: sappiamo che loro partono favoriti, ma in una gara secca può sempre succedere di tutto. Insomma, io alla vittoria voglio crederci».

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