Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
I «furbetti» del parcheggio Migliaia di euro di evasione
Macchine con la stessa targa entravano più volte, anche nella stessa giornata, nel parcheggio a pagamento dell’aeroporto Marco Polo di Venezia, senza uscirne mai: l’anomalia, emersa dall’analisi incrociata dei dati, ha spinto Save ad intensificare i controlli sul corretto utilizzo delle aree di sosta e ad istituire – a partire da maggio scorso – una vera e propria task force in collaborazione con la Polizia di Frontiera. Dalle indagini è emerso che i «furbetti» del parcheggio sono circa una trentina: si tratta di veicoli adibiti al servizio di noleggio con conducente (Ncc) che, in un solo mese e mezzo, tra maggio a giugno, hanno realizzato ben 1000 transiti abusivi. La tecnica utilizzata era quella dell’accodamento: dopo aver ritirato il ticket all’ingresso l’autista si accodava a un altro veicolo in uscita, in modo da evitare la rilevazione della targa da parte della colonnina della sbarra e da omettere così il dovuto pagamento della sosta. I «furbetti» si sono visti addebitare in un’unica soluzione tutti gli importi non pagati nel tempo, anche per diverse migliaia di euro. Due noleggiatori di Salgareda e Ponte di Piave, autori di ben 400 passaggi abusivi, si sono visti presentare un conto da 6 mila euro e sono stati anche denunciati in via penale alla Polizia di Frontiera di Tessera. Il gruppo Save tiene però a precisare che i furbetti del parcheggio costituiscono un’esigua minoranza a fronte dei 750 veicoli che, con regolare contratto commerciale, «svolgono il proprio lavoro in maniera impeccabile. erogando un servizio di qualità ai passeggeri del Marco Polo». Ed è proprio per salvaguardare il lavoro di questi ultimi e contrastare l’abusivismo che la società annuncia più controlli in futuro con un «pool specializzato».
Le multe comminate e il passa-parola hanno però già sortito l’effetto sperato: il fenomeno, negli ultimi tempi, si è notevolmente ridotto. (s. ci.)