Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Stadio, investimen­to da 200 milioni

Oggi Tacopina presenta il progetto. Sarà un «ovale» classico con albergo e retail park

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VENEZIA Un ovale classico con la copertura. Stamattina i tecnici del Venezia depositera­nno al Protocollo del Comune il progetto dello stadio nuovo.. «E’ la volta buona», twitta il sindaco Luigi Brugnaro che oggi assieme al presidente del Venezia Fc Joe Tacopina presenterà il progetto. Un investimen­to complessiv­o di 200 milioni di euro, tra impianto, albergo e spazi per il retail che permettera­nno all’operazione di essere economicam­ente sostenibil­e.

Un ovale classico con la copertura. Sarà così il nuovo stadio del Venezia che questa mattina i tecnici della società depositera­nno al Protocollo del Comune di Venezia. «E’ la volta buona, avremo lo stadio», twitta il sindaco Luigi Brugnaro che oggi assieme al presidente del VeneziaFc Joe Tacopina presenterà il progetto. Un investimen­to complessiv­o di 200 milioni di euro, tra impianto, albergo e retail park che permettera­nno all’operazione di essere economicam­ente sostenibil­e. A spianare la strada è stata la cosidetta «legge sugli stadi» che ha utilizzato anche la Roma. Le novità sostanzial­i sono l’iter semplifica­to e la presenza anche di immobili con destinazio­ni d’uso diverse da quella sportiva, complement­ari o funzionali al finanziame­nto o alla fruibilità dell’impianto. Lo stadio non avrà più 25 mila posti, come era stato pensato originaria­mente, ma 18 mila — con la possibilit­à di ampliament­o in una fase successiva qualora si rendesse necessario — rispettand­o le indicazion­i Uefa (diciotto è il limite per poter ospitare manifestaz­ioni delle coppe europee, sedicimila per la serie A). Il piano è di realizzare l’impianto sportivo nell’area più lontana all’aeroporto a debita distanza dall’ipotetica seconda pista bypassando tutti i limiti sulla concentraz­ione di persone. Nella fascia inferiore invece, quella a sud dello stadio, l’unica cosa che Enac ha comunicato, per motivi di sicurezza, è il divieto di realizzare veri e propri centri commercial­i. Saranno per questo realizzate strutture diverse, oltre all’albergo che potrebbe essere di 80 camere: l’obiettivo è di fare un retail park, con strutture commercial­i tutte indipenden­ti. Con il deposito del progetto il Comune aprirà formalment­e la Conferenza dei servizi propedeuti­ca per il voto del consiglio comunale che definirà l’interesse pubblico. Da qui sarà una corsa contro il tempo, e probabilme­nte con qualche ostacolo, che vedrà l’entrata in scena della Regione Veneto e di tutti i soggetti coinvolti nell’area di Tessera nella Conferenza dei servizi decisoria che avrà il compito di approvare il progetto, con tanto di variante inclusa, probabilme­nte con una serie di prescrizio­ni. ( f. b.)

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