Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Tra democrazia e populismo Il Festival della politica accende Mestre per cinque giorni

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MESTRE La prossima edizione del Festival della Politica inaugurerà un settembre mestrino come non si vedeva da anni, con iniziative che si incrociano per darsi la mano e sostenersi e un sacco di gente in giro. A settembre il nuovo M9 avvierà la prove generali con centinaia di volontari per l’esposizion­e e i negozi e, contempora­neamente, la rassegna della Fondazione Pellicani sancirà la vocazione ad eventi del distretto: l’anteprima del Festival il 5 settembre si terrà infatti al museo di via Poerio. «Auspico sia l’inizio di una collaboraz­ione con la Fondazione di Venezia che porti nuove idee progettual­i e proposte per il Festival della politica, che è un evento a disposizio­ne della città», dice Nicola Pellicani, deputato Pd e segretario della Fondazione. L’altra novità della prossima edi-zione che si terrà dal 6 al 9 settembre sarà l’apertura del Toniolo: il teatro cittadino per la prima volta è stato messo a disposizio­ne del Comune per due reading-spettacolo. Il tema della prossima edizione sarà il rapporto tra democrazia e populismo, tra gli ospiti spicca Oscar Farinetti, patron di «Eataly». La ricerca condotta la scorsa edizione grazie alla consulenza di Guido Guerzoni (ex direttore dell’M9) dice che il festival ha un 73% di pubblico fidelizzat­o, composto per la maggioranz­a da donne, col 48 per cento di laureati ma anche un 9 di persone con la licenza media. Quello che accomuna tutti è il giudizio: per l’83 per cento ha ampliato il panorama di interessi, per il 90 è stato bello trovarsi in centro e sentirsi di sentirsi parte di una comunità, il 77 ha scoperto il mondo della cultura e per oltre l’87 ha reso Mestre un centro culturale. (mo. zi.)

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