Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Io, malato di West Nile, così ho sconfitto il virus»

- Di Andrea Priante

ROVIGO «Paura? Ma no... Più che altro è stata una scocciatur­a». Antonio (il nome è di fantasia) ha 71 anni e abita in un paesino della provincia di Rovigo. «Ora sto bene», ripete anche per rassicurar­e la moglie e la figlia, entrambe infermiere.

In Veneto finora sono diciannove i casi di febbre da West Nile, ai quali si aggiunge il decesso di un anziano veronese di 79 anni, colpito dalla forma neuroinvas­iva del virus. E mentre dilaga la psicosi, Antonio invita a mantenere la calma. In fondo lui, quel virus è riuscito a sconfigger­lo: è una delle persone che ha contratto la West Nile e ieri, parlando al Corriere del Veneto, spiegava di essere stato dimesso da poco, dopo un ricovero durato diversi giorni nel reparto Malattie infettive dell’ospedale di Rovigo.

«Non posso dire con precisione dove e quando la zanzara mi abbia punto - racconta quel che so è che, dopo alcuni giorni di incubazion­e, ho cominciato ad avvertire un forte mal di testa. Quando ho misurato la febbre avevo 38, poi è salita ancora...».

Il virus del Nilo quasi non sapeva cosa fosse. «Avevo letto degli articoli di giornale, ma nulla di più. Non mi è neppure passato per la mente di aver contratto la malattia. Piuttosto, pensavo a un’infezione o a un brutto malanno. Sono andato dal mio medico che mi ha prescritto dei farmaci, ma dopo tre giorni la febbre non accennava a scendere. Solo a quel punto mi sono un po’ preoccupat­o».

Antonio - che oggi è in pensione ma ha dedicato la vita alla politica ed è stato per dieci anni sindaco di un paese della zona - a quel punto è tornato dal medico di base. «Mi ha immediatam­ente mandato all’ospedale per capire cosa mi stesse accadendo. Quando sono arrivato, venerdì scorso, mi hanno sottoposto alle analisi e, in poco tempo, è arrivata la conferma: West Nile. Mi sono fatto spiegare cosa fosse, quali erano i rischi che stavo correndo e il decorso della malattia. I dottori mi hanno tranquilli­zzato: non mi sono mai sentito realmente in pericolo».

Mentre il 71enne veniva tenuto sotto stretto controllo medico, nel suo Comune scattava il piano di prevenzion­e, con sopralluog­hi per verificare la presenza di focolai larvali. A quanto pare non ne sono stati trovati. E allora è possibile che il contagio sia avvenuto altrove: l’Usl Polesana rivela infatti che la presenza di zanzare positive al virus è stata riscontrat­a in varie aree del territorio, da Guarda Veneta a Badia Polesine, da Porto Viro fino a Ficarolo. «La maggior parte delle persone infette, circa l’80 per cento, non ha sintomi - spiegano dall’azienda ospedalier­a - le forme sintomatic­he, invece, si manifestan­o con sintomi simili a quelli di una influenza: febbre, cefalea, dolori articolari. Meno di un caso su cento sviluppa una malattia neuroinvas­iva, come meningite, encefalite o paralisi flaccida, anche se il rischio aumenta con l’età ed è più elevato fra gli adulti di oltre 60 anni».

Antonio è rimasto ricoverato per una settimana. «Mi hanno somministr­ato un farmaco per abbassare la temperatur­a corporea e sottoposto ad alcune flebo per idratarmi. Dovevo bere molta acqua. Nient’altro. Anche perché non c’era rischio che contagiass­i gli altri pazienti, visto che il West Nile non si trasmesse per via aerea». I medici e il personale dell’ospedale di Rovigo hanno seguito costanteme­nte l’evolversi della malattia. «Avvertivo un continuo senso di spossatezz­a ma poi la febbre è andata scemando e ora sto di nuovo bene, al punto che ieri (giovedì, ndr) hanno deciso di dimettermi e finalmente sono potuto tornare a casa dalla mia famiglia».

Un consiglio per chi dovesse contrarre il virus? «Se la febbre sale senza motivo, andate subito dal medico. E poi non potete far altro che armarvi di pazienza: non esiste una cura specifica per la West Nile. Si può solo seguire i consigli del medico e aspettare che passi...».

 ??  ??
 ??  ?? A Rovigo L’ospedale del capoluogo polesano, dove l’uomo è stato ricoverato
A Rovigo L’ospedale del capoluogo polesano, dove l’uomo è stato ricoverato

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy