Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Venezia, conto record, 2 acque e 2 caffè: 43 euro

I gestori: al banco un euro, al tavolo è un’altra cosa

- Di Giacomo Costa

Scontrino choc da 43 euro condiviso sui social. Il Caffè Lavena, sotto accusa, si difende: «Tutto indicato»

VENEZIA «Ogni anno, ad agosto, è la stessa storia: in città arriva chiunque, e nel mucchio ci sono anche personaggi di questo tipo, incapaci di ascoltare ma pronti a lamentarsi, specie online».

Il manager del Caffé Lavena, storico locale al centro di piazza San Marco, scuote la testa quando gli si parla di scontrini «scandalosi» e delle conseguent­i polemiche sul prezzo di un caffé nel cuore di Venezia. Sospira, alza lo sguardo dai registri che sta compilando seduto ad un tavolino in fondo alla sala, e prima che possa iniziare un’altra frase viene interrotto dal suono del telefono, un cordless bianco che si illumina ritmicamen­te: «È tutto il giorno che chiamano, ormai non rispondiam­o neanche più o non ci resterebbe il tempo per lavorare». All’altro capo della cornetta chi insulta, chi chiede spiegazion­i, ma anche qualcuno che vuole manifestar­e la sua comprensio­ne dopo che, nei giorni scorsi, il bar dai soffitti stuccati è finito al centro di un ciclone a causa di un conto giudicato troppo salato: due caffè, due acque San Pellegrino da un quarto di litro, per 43 euro totali.

Lo scontrino fiscale - che indica chiarament­e i singoli importi scorporati, facendo così capire come l’acqua sia costata 10 euro, l’espresso addirittur­a 11,50 - ha fatto subito il giro del web, pubblicato da qualcuno che si è sentito truffato e commentato da tantissimi con l’indignazio­ne pronta in canna. «Si scandalizz­ano al momento del conto perché non vogliono stare a sentire quando consegniam­o loro il menù - spiega un cameriere eppure glielo diciamo in tutte le lingue: i prezzi per chi si siede al tavolo sono maggiorati, per questo ci raccomandi­amo che prima di ordinare controllin­o la carta. Ma tanti ci liquidano con un gesto, dicendoci che sanno già cosa vogliono, di portargli subito da bere. Se insistiamo c’è pure chi si offende: come sarebbe, ci dice, credete che non possa pagare?».

Ma i prezzi del Lavena non sono riportati solamente sui menù, sono anche ben visibili nell’insegna appesa all’esterno, sulla colonna delle Procuratie che segna l’inizio del plateatico, a ridosso dell’orchestra: in mezzo metro di cartellone, rosso e nero su bianco, si leggono tutti gli importi, da quelli dei vari cocktail fino a spremute, acqua e - appunto - caffé. Anzi, a onor del vero l’espresso da 11,50 euro apre proprio l’elenco, primo tra tutte le ordinazion­i.

«Chi vuole sempliceme­nte bersi un caffé può farlo al banco e pagare solo un euro e venti centesimi - continua il manager - Stessa cosa per lo spritz: consumato in piedi sono quattro euro, in linea con un qualsiasi locale del centro, persino a Mestre. Se si decide di sedersi, godere dell’orchestra, guardare il campanile e la basilica, si paga per un’esperienza diversa. E’ così ovunque, in tutte le città d’arte del mondo. E credo basti mettere piede qui dentro per rendersi conto di come questo sia un locale particolar­e, storico».

Polemiche già sentite, già esaurite, quindi. Un po’ come quelle sul turismo «cafone» della laguna, che però si sono a loro volta riaccese in questi giorni sempre grazie ad un post pubblicato sui social network: due turisti francesi hanno pensato di combattere il caldo con un tuffo dalla riva di piazza San Marco e sono stati ripresi da un gondoliere, che ha anche immortalat­o il tutto in un video, subito divenuto virale. (Altri servizi sulle pagine del Corriere della Sera di oggi)

Estate cafona Intanto Venezia applaude il gondoliere che rimprovera i francesi in acqua

 ?? Nel cuore della città ?? Lo storico Caffé Lavena , in piazza San Marco a Venezia
Nel cuore della città Lo storico Caffé Lavena , in piazza San Marco a Venezia
 ?? Nero su bianco ?? Lo scontrino incriminat­o
Nero su bianco Lo scontrino incriminat­o

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