Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Ottantamil­a volantini per il decoro Caffè della piazza contro bagni e pic nic

Vernier: è fondamenta­le informare. Ma un altro turista si tuffa in Canal Grande a Rialto

- G. B.

VENEZIA Spiegano che Venezia è una città d’arte e non si può visitarla in costume da bagno, ricordano che San Marco è un sito monumental­e e non si può bivaccare o campeggiar­e, e nemmeno nutrire piccioni e gabbiani è consentito. Sottolinea­no che sui vaporetti non si deve ingombrare l’uscita, che sui ponti non ci si siede per non bloccare il flusso di persone e che un selfie non deve impedire il transito agli altri. E ancora, «i trolley è meglio usarli con delicatezz­a», che nelle calli si sta «in fila e sulla destra» e nei canali non si fanno tuffi e tanto meno pediluvi. Sono regole che tutti i veneziani conoscono, ma i turisti fanno fatica a comprender­e e così, per dare una mano alla lotta contro il degrado messa in campo dal Comune, l’associazio­ne Piazza San Marco ha stampato 80 mila volantini in italiano e in inglese: «Consigli per una corretta visita a Venezia, città fragile, per favore aiutateci a proteggerl­a».

Da ieri, i flyer sono stati consegnati ai guardian della piazza, nella speranza che aiutino a far conoscere e, soprattutt­o, rispettare le regole di decoro urbano. «Abbiamo notato che chi viene a Venezia pensa che tutto sia lecito, il senso di libertà che dà la nostra città fa anche piacere, ma entro certi limiti — dice Claudio Vernier, presidente dell’associazio­ne — È necessario informare e questo è il nostro contributo». Le stampe sono state finanziate dal Caffè Florian, che ha rispettato la promessa fatta prima dei live di Zucchero in piazza San Marco del 3 e 4 luglio: «Daremo parte dei proventi delle due serate alle attività dell’associazio­ne». Detto, fatto. I soldi incassati dal Caffè con i due concerti che alcune proteste hanno sollevato tra i veneziani, contrari all’uso del salotto buono della città, sono diventati viatico per un’iniziativa che potrebbe aiutare il duro lavoro dei guardian che per ore rincorrono i turisti seduti a mangiare sui «masegni» o impegnati in attività bandite tra calli e campi cercando di far capire loro che a Venezia non è tutto lecito. I volantini, sono comparsi proprio all’indomani dal video che ha scatenato l’ira del popolo del web: un gondoliere ha filmato due francesi in acqua in bacino mentre li redarguiva, diventando l’eroe del giorno per il suo intervento. «I tuffi sono pericolosi, i visitatori non si rendono conto del pericolo che corrono, bisogna far capire loro che questa città è unica in tutto, anche nelle regole di convivenza», conclude Vernier. Messaggio difficile da trasmetter­e: ieri un turista è stato trovato in acqua ai piedi di Rialto e in una sola settimana i vigili hanno multato 5 persone, con una media nelle ultime tre settimane di quattro sanzioni al giorno.

«Ogni anno da sempre ci sono persone maleducate, volgari e arroganti che pensano di fare un po’ come gli pare a Venezia — commenta il sindaco Luigi Brugnaro — Continuere­mo con sempre maggiore energia a punirli il più pesantemen­te possibile anche grazie ai duecento vigili appena assunti, molti ancora in formazione, detto questo a Venezia arrivano migliaia di persone che amano e rispettano».

Il sindaco Ci sono persone maleducate, ma le puniremo pesantemen­te

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