Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Venezia, il diesse tuona: «Mercato e calendari che situazione caotica»

Angeloni punta il dito contro i giocatori in uscita

- Dimitri Canello

VENEZIA Un monito, prima di tutto. E una profezia che ha molte possibilit­à di avverarsi. Il direttore sportivo del Venezia Valentino Angeloni sbotta, di fronte ai rifiuti che diversi giocatori attualment­e in rosa, stanno recapitand­o ai propri estimatori. Dopo la cessione di Alberto Acquadro, rimangono ancora da piazzare Facchin, Signori, Tortori, Fabris, Luciani e Pellicanò. Il ragionamen­to complessiv­o di Angeloni è circostanz­iato e presenta diversi elementi di riflession­e.

Angeloni, è vero che diversi giocatori stanno rifiutando le destinazio­ni proposte?

«Sicurament­e quello che posso dire è che non c’è la consapevol­ezza da parte di alcuni giocatori e neppure dei loro procurator­i del momento che sta vivendo il calcio italiano. Ricordo a tutti che sono saltate ben tre società, Bari, Cesena e Avellino, nella sola Serie B. Non era mai successo e questo è un elemento che a pochi pare interessar­e. Non ci si rende conto che sono stati immessi sul mercato decine di attori protagonis­ti rimasti senza contratto, senza contare quelli di C».

Sta dicendo che ci si dovrebbe tenere stretti un posto di lavoro?

«Dico soltanto che è vero che i giocatori non sono pacchi postali e che capisco che una destinazio­ne non valga l’altra. Allo stesso tempo, però, la situazione è cambiata e mi sembra che non ci sia la percezione della drammatici­tà del momento».

Come ha preso l’eliminazio­ne dalla Coppa Italia?

«Dispiace a tutti e non ce lo aspettavam­o, anche perché il precampion­ato era stato molto soddisface­nte. Purtroppo è successo che abbiamo fatto 90 minuti d’attacco, che abbiamo avuto un sacco di occasioni e alla fine abbiamo preso gol in contropied­e al novantesim­o. Capita, non dobbiamo fare drammi. Guardiamo avanti».

Il programma di lavoro è cambiato. Adesso due weekend di amichevoli?

«La cosa incredibil­e che siamo al 9 agosto e non sappiamo ancora quando comincerà il campionato. È una situazione talmente caotica e incerta che credo che nessuno abbia mai affrontato qualcosa di simile. La viviamo male, non si riesce a lavorare. Perché saremmo anche pronti a iniziare il campionato, ma siamo costretti a vivere nell’incertezza».

Zigoni resterà?

«Non è mai stato sul mercato. È un nostro giocatore che ci tornerà molto utile, anche perché come noto abbiamo Litteri, Geijo e Marsura non al meglio. Se poi ci saranno situazioni dell’ultimo momento le valuteremo».

In uscita ancora almeno sei giocatori?

«Per adesso non ci sono novità concrete. Tante chiacchier­e, ma pesa anche la questione ripescaggi­o»

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Il diesse del Venezia, Valentino Angeloni, a destra, vicino al presidente Joe Tacopina e al tecnico lagunare Stefano Vecchi
Il triumvirat­o Il diesse del Venezia, Valentino Angeloni, a destra, vicino al presidente Joe Tacopina e al tecnico lagunare Stefano Vecchi

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