Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Maila ha battuto la testa nella doccia»

Omicidio di Cavarzere, il marito: «Non volevo ucciderla». E spunta un’altra donna

- di Pierfrance­sco Carcassi

VENEZIA «Non volevo ucciderla, ha battuto la testa nella doccia» ha ripetuto Natalino Boscolo Zemello, il 35enne accusato di aver massacrato di botte la moglie Maila Beccarello, 37 anni, mercoledì a Cavarzere. Boscolo ha negato di averla picchiata regolarmen­te. Intanto dal profilo Facebook dell’uomo spunta una donna misteriosa. «Non mi do pace e forse non me ne darò mai» scrive, invece, la sorella di Maila, Alice che si rammarica: «Non ci hai dato retta».

MESTRE «Speravo fosse solo un brutto incubo e invece no... Non mi do pace e forse non me ne darò mai». E’ trascorso un giorno dalla morte di Maila Beccarello e la sorella Alice è la prima ad affidare a Facebook il proprio pensiero. Sono parole di un messaggio affettuoso e addolorato. Sotto, una foto. Risale al 2 agosto, il giorno del compleanno di Maila e del loro ultimo: «Eri cosi emozionata a toccare quel pancione», ricorda Alice che avrà un bambino tra poche settimane. Il ricordo di quel giorno pieno di emozioni, ma non solo, Alice lo vuole dire nel post: «Da troppo tempo i tuoi occhi erano spenti, anche se nascondevi tutto. Non ci hai voluto dare retta... Volevi nascondere tutto. Ci volevi proteggere e ti volevi proteggere ma purtroppo così non è stat. Ti immagino accanto al papà e a tutte le persone a noi care. Abbraccia papà da parte nostra. Racconterò di te a mio figlio, racconterò della sua zia un po’ pazza che lo amava già...».

Su Facebook c’è un diluvio di ricordi e di condoglian­ze. Molte arrivano da Santa Maria di Sala, dove Maila aveva abitato assieme alla famiglia e dove è sepolto il padre: lì è dove la donna sarà sepolta, secondo quanto ha comunicato agli amici il fratello Alessandro.

Assieme ai commenti che esprimono dolore, ci sono quelli della rabbia contro l’aggressore, il marito da cui Maila non sarebbe riuscita a difendersi in tempo, prima che mercoledì la massacrass­e di botte. «Chissà che quel pezzo di m… paghi per quel che ha fatto!» auspica qualcuno; qualcun altro lo chiama «mostro maledetto», «infame».

Una vicina di casa commenta: «Mi piacerebbe aver guardato dentro il tuo giardino più spesso, ma la recinzione non lo concedeva: magari avrei visto come trattavi tua moglie maledetto. Adesso appesi al cancello ci sono due mazzetti di fiori, mi auguro che appendano te ad un cappio. Sarà sempre meglio che la lapidazion­e in piazza a Cavarzere, che ne pensi?».

Fare chiarezza su tutto quanto è accaduto spetta ora agli inquirenti. La sorella Alice conclude così il suo post: «Prego la gente di non sparare sentenze a caso perché è troppo facile parlare. Per il rispetto di Maila! Riposa in pace sorellona. Ti amo».

 Racconterò a mio figlio di quella sua zia pazzerella che lo amava già

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 ?? Uccisa in cortile ?? La scientific­a dei carabinier­i ha trovato tante tracce di sangue nel cortile della casa e poi all’interno in tutte le stanze. Il corpo era in entrata (foto Errebi)
Uccisa in cortile La scientific­a dei carabinier­i ha trovato tante tracce di sangue nel cortile della casa e poi all’interno in tutte le stanze. Il corpo era in entrata (foto Errebi)

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